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Censis, la tv regina dei media ma è boom dei social

Censis, la tv regina dei media ma è boom dei social

Male libri e quotidiani, gli italiani scelgono tg e Facebook

ROMA, 28 marzo 2025, 17:48

Michele Cassano

ANSACheck
© ANSA/EPA

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 La televisione resta regina tra i media più utilizzati dagli italiani, anche grazie alle nuove forme di fruizione, ma internet cresce ed è ormai ad un passo dal piccolo schermo, trainato dal boom dei social. Continua invece inesorabile il crollo della fruizione dei quotidiani, ormai sfogliati da solo un quinto della popolazione, e si inverte anche la curva della lettura dei libri che torna a scendere dopo un periodo di ripresa. Sono questi i dati del ventesimo Rapporto del Censis sulla Comunicazione, presentato nella Biblioteca del Senato.


Da una parte si conferma il protagonismo dei mezzi digitali, dall'altra si attesta la capacità di alcuni mezzi di raccogliere più di altri intorno a sé un ampio pubblico. Tra tutti i media, quello in grado di svolgere meglio questo compito è la tv, guardata nel 2024 dal 94,1% degli italiani. Ad eccezione di una lieve contrazione della tv digitale terrestre (-1,8%), aumentano gli utenti di tutte le televisioni: nel 2024 la tv satellitare raggiunge il 47,7% (+2,6%), la web tv sale al 58,4% (+2,3%) e la mobile tv si consolida con il 35,0% dell'utenza (+1,4%). La radio dimostra di tenere, grazie alla sua capacità di ibridazione che si conferma anno dopo anno (i radioascoltatori sono il 79,1%). L'autoradio resta la modalità più seguita dagli italiani (68,9%).


Nel 2024 si conferma solido l'impiego di internet da parte degli italiani con il 90,1% (+1,0% rispetto al 2023) e si evidenzia una sovrapposizione con quanti utilizzano gli smartphone (cresciuti dell'1,2%, hanno raggiunto l'89,3%). In crescita i social network, che nell'ultimo anno fanno un balzo in avanti, passando dall'82,0% all'85,3% (+3,3%). Tra i 14 e i 29 anni si consolida l'impiego delle piattaforme legate all'immagine. Il 78,1% dei giovani, infatti, dichiara di utilizzare Instagram, il 77,6% è utente di YouTube, il 64,2% sceglie TikTok (contro il 35,4% della popolazione totale).
Incontrovertibile, d'altra parte, la crisi dei media a stampa, a cominciare dai quotidiani cartacei che, nel 2024, hanno toccato il picco minimo di lettori con il 21,7% (-45,3% dal 2007). Si registra anche una contrazione dei lettori dei settimanali (-2,2%) che arrivano a 18,2%, mentre i mensili restano stabili (16,9%). Stabilità per gli utenti dei quotidiani online: sono il 30,5%, mentre salgono del 2,9% quanti utilizzano i siti web d'informazione (passati dal 58,1% al 61,0%).


Torna negativa la curva dei libri. Nel 2024 si arresta il trend in crescita riguardante i libri: i lettori di libri cartacei, che erano il 45,8% nel 2023, scendono del 5,6% arrivando a quota 40,2%. Nonostante il rapporto ormai imprescindibile che hanno gli italiani con il mondo digitale e la tecnologia, non si sbloccano gli e-book, fermi al 13,4%.
Per quanto riguarda le fonti di informazione, quelle più utilizzate dagli italiani sono i telegiornali (47,7%), Facebook (36,4%), i motori di ricerca su internet (23,3%), le televisioni all news (18,9%) e i siti web di informazione (17,2%).


Si registra, inoltre, la prima crisi degli influencer. Il 71,2% della popolazione afferma di non aver mai seguito gli influencer (tra i più giovani questo dato scende al 51,4%). Il 34,4% dei 14-29enni dichiara di aver cambiato atteggiamento verso i macro-influencer a seguito del coinvolgimento della più celebre di tutte le influencer, Chiara Ferragni, nell'ambito del Pandoro Gate.
Gli italiani, infine, sono divisi sulla libertà d'espressione sui social. Il 55,9% condivide l'opinione in base alla quale i social media dovrebbero permettere ai propri utenti di esprimersi liberamente, senza restrizioni se non minime. Sul versante opposto, il 40,4% considera necessaria l'introduzione di limiti alla libertà di espressione. 

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