/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Lo Stato paga in ritardo, 50 miliardi di debiti ai fornitori

Lo Stato paga in ritardo, 50 miliardi di debiti ai fornitori

La Cgia di Mestre: sui costi totali per 122 miliardi. Napoli maglia nera

VENEZIA, 23 giugno 2024, 12:09

Redazione ANSA

ANSACheck
Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Napoli - RIPRODUZIONE RISERVATA

Tra acquisti, consumi, forniture, manutenzioni, formazione del personale e spese energetiche, nel 2023 lo Stato ha sostenuto un costo complessivo di 122 miliardi di euro, ma ancora una volta non è riuscito a onorare tutti gli impegni economici presi con i propri fornitori. L'Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia) sottolinea infatti che i debiti commerciali della nostra Pubblica Amministrazione ammontano a circa 50 miliardi di euro, un importo che è lo stesso da almeno 5 anni, a danno soprattutto delle piccole imprese.

Tra le amministrazioni pubbliche più "lumaca" vi sono i Comuni, in particolar modo quelli del Mezzogiorno, con la situazione più critica a Napoli dove i fornitori sono stati pagati con 143 giorni di ritardo. Seguono Andria con 89,5 giorni, Chieti (61,8), Reggio Calabria (54,8). In controtendenza invece Palermo che nel 2023, ha liquidato i propri partner commerciali con 65,5 giorni di anticipo; nessun altro comune capoluogo ha fatto meglio. Al Centronord il quadro generale è positivo; vanno male Imperia (22,11 giorni di ritardo), Viterbo (19) e Alessandria (14,98); le città più virtuose sono Padova, Grosseto e Pordenone con un anticipo del saldo di oltre 21 giorni. Tra le Regioni, male Molise (145,9 giorni di ritardo), Abruzzo (32) e Basilicata (13,66); le altre registrano performance buone.

Per quanto riguarda le Aziende ospedaliere, il quadro generale è migliorato; nel Mezzogiorno, comunque, le situazioni più critiche sono l'Asp di Catanzaro con 64,5 giorni di ritardo, l'Asl Napoli 3 Sud (27,78), l'Asl di Foggia (27) e l'ASL Napoli 2 Nord con (15,42).

Anche i ministeri faticano a rispettare le disposizioni di legge in materia di tempi di pagamento: l'anno scorso nove ministeri su 15 hanno liquidato i propri fornitori in ritardo, "maglia nera" il Turismo con un ritardo di 39,72 giorni; seguono l'Interno (33,52), Università e Ricerca (32,89) e Salute (13,60). Il più virtuoso il ministero dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, che ha pagato con un anticipo di 17 giorni.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza