Forti disagi per i viaggiatori da Nord a Sud della Penisola per lo sciopero dei treni, proclamato dai sindacati in seguito all'accoltellamento di un capotreno a Genova Rivarolo.
E venerdì si fermeranno bus, metro e tram. Il dipendente di Trenitalia "sta bene, ha 14 giorni di prognosi", dopo essere stato dimesso dall'ospedale, ha detto l'amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera, spiegando che il capotreno ha subito due pugnalate.
"Un'aggressione inaccettabile", ha sottolineato l'a.d di Trenitalia.
Lo stop di 8 ore, dalle 9 alle 17, ha comportato la cancellazione di numerosi treni, sia sull'Alta velocità che sulle linee regionali, oltre a ritardi anche fino a tre ore. Da Torino a Milano a Roma, passando per Bologna e Firenze e proseguendo per Napoli e Salerno la scena nelle stazioni era la stessa: passeggeri in attesa, con gli occhi puntati verso i tabelloni luminosi delle partenze e degli arrivi, e lunghe code ai chioschi delle informazioni.
In vista dell'agitazione di venerdì nel trasporto pubblico locale, il Garante degli scioperi ha messo in chiaro che anche in assenza di fasce di garanzia, dovranno essere comunque "garantiti servizi minimi" di trasporto. In particolare nelle fasce orarie "saranno assicurati servizi di trasporto urbano e extraurbano mediante l'utilizzazione del 30% del personale viaggiante".
Lo sciopero di oggi nelle ferrovie è stato indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl, Fast e Orsa Trasporti per denunciare l'ultima di una lunga serie di "aggressioni al personale mobile" registrate negli ultimi mesi. E perché a tutt'oggi "non si è apprezzato alcun intervento a tutela del personale e neanche un maggiore controllo dei treni da parte delle forze dell'ordine". E le opposizioni vanno in pressing sul ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, affinché "si occupi e garantisca la sicurezza sul posto di lavoro".
E di sicurezza ha parlato proprio l'a.d di Trenitalia durante l'audizione alla Camera. "Si stanno facendo varie cose sulla sicurezza: partendo dalla bodycam, è una bellissima sperimentazione, al momento in Emilia Romagna, e si passerà all'attuazione col permesso del sindacato in tutta Italia", ha annunciato Corradi, spiegando che "tutti i treni nuovi hanno delle telecamere che mandano sugli schermi le immagini di tutto il treno e degli altri passeggeri negli altri vagoni".
Inoltre è stata creata Fs security e si "stanno assumendo persone", ha aggiunto Corradi, sottolineando che un'altra misura "importante" per aumentare la sicurezza è aumentare il numero di tornelli. Tra i vari temi toccati nell'audizione, a cui ha partecipato anche l'amministratore delegato di Italo Gianbattista La Rocca, quello dei lavori sulla rete e della puntualità. "Nella prossima estate i lavori saranno ingenti sulla rete ferroviaria", ha avvertito Corradi, ma "la cabina di regia per l'estate è già in piedi", ossia "abbiamo già le informazioni più importanti su quelli che saranno problematiche di lavori che riguardano l'estate".
Quindi sulla puntualità Corradi ha spiegato che "rispetto a un 100% di puntualità sull'Av, quella dovuta a Trenitalia arriva al 95%, incidiamo di cinque punti percentuali ma ci spostiamo dal 95 al 73% quando inglobiamo le altre cause, ma di quel 73% solo il 95% è legato a cause dei treni". Per quanto riguarda Italo "la puntualità a 5 minuti di Italo, per cause dovute a Italo, è del 97%; vuol dire che la nostra incidenza è del 3%", ha detto La Rocca. "Quando invece parliamo di puntualità legata a tutte le cause che ci possono essere sulla rete, questo 97% si abbatte di più di 20 punti percentuali", ha fatto presente l'a.d di Italo. I due manager hanno anche illustrato i rispettivi investimenti. "Abbiamo investito 1,2 miliardi in 46 nuovi Etr1000, che inizieranno a circolare nel secondo semestre del 2025, e investito 7 miliardi di euro sul trasporto regionale", ha detto Corradi. Mentre "tra acquisto di treni e manutenzione gli investimenti di Italo superano i 5 miliardi di euro", ha detto La Rocca, spiegando che l'azienda è partita con 25 treni Av, oggi saliti a 51.
L'aggressione
Due coltellate al fianco solo perché stava facendo il suo lavoro. L'aggressione è avvenuta a bordo del treno regionale 12042 che stava andando a Busalla. Vittima un capotreno di 44 anni, ferito in modo grave da un egiziano di 21 anni. Con lui una minorenne nata a Genova da una famiglia di origine egiziana. I due giovani sono stati fermati subito dopo dai carabinieri del nucleo radiomobile.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, la vittima dell'accoltellamento stava chiedendo i biglietti sul treno quando, all'altezza della stazione di Genova Rivarolo, si è avvicinato alla coppia dei giovani passeggeri. Ne è nata una discussione, il capotreno li ha fatti scendere e a quel punto il maggiorenne ha tirato fuori il coltello e lo ha colpito due volte. La coppia è poi scappata.
Il convoglio è stato fermato per consentire i soccorsi ed è arrivato prontamente il personale mandato dalla centrale operativa del 118 insieme all'automedica. Stabilizzato sul posto, il dipendente di Trenitalia è stato portato in codice rosso all'ospedale Villa Scassi di Genova. Non sarebbe in pericolo di vita visto che i due fendenti non hanno raggiunto organi vitali.
Gli aggressori sono stati individuati subito dopo dalle pattuglie dei carabinieri che hanno operato insieme agli agenti della polizia ferroviaria. I due sono stati fermati e interrogati in caserma.
Salvini: solidarietà a chi chiede sicurezza nelle ferrovie
"Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che incroceranno le braccia per chiedere più sicurezza dopo la violenta aggressione a un capotreno per mano di nordafricani. Il nostro impegno per contrastare la criminalità è costante e dimostrato anche dagli investimenti su FS Security. È ovvio che è necessario combattere con maggiore determinazione anche l'immigrazione illegale: troppo spesso i clandestini sono protagonisti di episodi violenti sui treni e nelle stazioni". Così il vicepremier e Ministro Matteo Salvini a proposito dello sciopero indetto dai sindacati di categoria
Il garante chiede un'astensione 'simbolica'. No dei sindacati
La Commissione di garanzia sugli scioperi "pur riconoscendo la sussistenza dei requisiti" di "gravi eventi lesivi della incolumità e della sicurezza dei lavoratori" rivolge "un forte appello al senso di responsabilità dei soggetti proclamanti, affinché riducano significativamente la durata dell'astensione, fino a ricondurla ad una dimensione meramente simbolica". Lo si legge in una nota del Garante.
I sindacati respingono l'appello del Garante. "Riteniamo che sarebbe irresponsabile e contraddittorio da parte delle Organizzazioni Sindacali, anche nei confronti dell'utenza oltre che dei lavoratori, compromettere la portata della mobilitazione. Non porremmo il giusto accento ad un episodio di violenza inaudita, tutt'altro che 'simbolico', sia per milioni di viaggiatori che intendiamo salvaguardare sia per il lavoratore vittima dell'ignobile aggressione", sottolineano nella missiva inviata al Garante.
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