"L'industria nautica è in piena
transizione e sta lavorando su nuovi materiali che possono
essere sostitutivi della vetroresina tradizionale. Ci sono varie
sperimentazioni, c'è la fibra di lino, il basalto e cominciano
ad apparire le prime resine che sono riciclabili e anche il core
che è fatto di pet e può essere utilizzato proprio per avere un
composito avanzato e riciclabile a fine vita". Barbara Amerio,
consigliere di Confindustria Nautica nonché amministratore
delegato del gruppo Permare di Sanremo (Amer Yachts), spiega
quali sono i materiali degli yacht green del futuro, l'altro
aspetto della sostenibilità delle imbarcazioni, insieme a quello
dei nuovi motori e nuovi carburanti per azzerare le emissioni.
"Architetti e ingegneri invece si stanno specializzando anche
nella progettazione per il disassemblaggio a fine vita delle
barche - continua Amerio -. Queste due azioni insieme possono
in futuro portarci ad avere barche totalmente riciclabili".
Al Salone Internazionale di Genova Permare ha portato, fra le
altre imbarcazioni, l'Amer 120 in cui l'intera sovrastruttura è
realizzata in alluminio e vetro, completamente riciclabile a
fine vita. E a bordo il sughero sostituisce il teak. L'Amer 106,
che sarà pronto nel 2026, grazie al basalto, una resina
riciclabile e il core, avrà sia la sovrastruttura che la coperta
completamente riciclabili, quindi il 50% della barca. "Manca la
carena - spiega la Amerio - però per quella dobbiamo aspettare
i test, una parte a contatto con l'acqua e quindi dobbiamo
capire se ha la stessa valenza della vetroresina"
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