"Siamo perfettamente allineati con
le richieste di Spediporto e aggiungiamo un obiettivo
strategico: vogliamo che il porto di Genova e l'intero sistema
logistico ligure diventino il vero gateway dell'Europa da sud.
Gli investimenti infrastrutturali in corso - dalla nuova diga al
tunnel subportuale, dalla sopraelevata portuale alle altre opere
- vanno proprio in questa direzione: dare allo scalo genovese
una dimensione ancor più internazionale, che porterà
naturalmente benefici concreti in termini economici e
occupazionali a tutto il territorio. Non solo: vogliamo un
rapporto sempre più sinergico tra città e porto, che sia un
esempio per tutti e faccia molti passi avanti rispetto a un
recente passato in cui porto e città neanche si parlavano". Lo
ha detto il governatore Marco Bucci a margine dell'assemblea
pubblica di Spediporto.
Il presidente ha poi sottolineato l'importanza di una
gestione moderna e flessibile della pianificazione portuale e
rilanciato il tema del federalismo fiscale: "Vogliamo che il
nuovo piano regolatore portuale non sia la fotografia
dell'esistente, ma uno strumento dinamico, capace di
intercettare le esigenze degli operatori nei prossimi anni. Il
mondo cambia, e non possiamo progettare il futuro con strumenti
del passato.Da Genova passa moltissima IVA: sarebbe giusto
pensare a un meccanismo che consenta di reinvestire localmente
parte di queste risorse, come accade in altri grandi porti
europei come Amburgo. Stiamo progettando un porto con molte
features in più rispetto a quello di oggi, perché dobbiamo
posizionarci bene per essere competitivi anche in futuro".
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