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Export, nel 2024 è salita Lucca ma giù Pisa e Massa Carrara

Export, nel 2024 è salita Lucca ma giù Pisa e Massa Carrara

Toscana Nord Ovest, cantieri nautici spingono vendite estere

VIAREGGIO (LUCCA), 25 marzo 2025, 21:17

Redazione ANSA

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Export tra luci ed ombre a Lucca, Pisa e Massa-Carrara secondo la Cciaa Toscana Nord Ovest in base ad analisi elaborate sui dati Istat sul commercio internazionale elaborati dallo stesso ente camerale e dall'Istituto Studi e Ricerche (Isr). Cresce Lucca (+7,5%) grazie alla spinta di nautica, meccanica e oli. Arretrano Massa-Carrara (-20,6%) per il ciclo di fatturazione della meccanica, e Pisa (-8,5%) con difficoltà diffuse ai principali settori di specializzazione. In sostanza, il 2024 ha visto rallentare l'export delle province di Massa-Carrara e Pisa e crescere quello di Lucca. Nello stesso periodo, l'export della Toscana è aumentato del 13,6% (grazie soprattutto a farmaceutica e gioielleria) apportando il contributo maggiore all'export nazionale (-0,4%). L'arretramento dell'export a Pisa e Massa-Carrara ha colpito molti comparti tradizionali, alcuni afflitti da una crisi di portata nazionale. In altri casi si è trattato di un ridimensionamento in settori che avevano goduto di un periodo precedente di forte espansione. A Lucca la crescita ha beneficiato del forte incremento delle vendite di nautica, meccanica e oli.
    "I dati dell'export 2024, soprattutto quelli di alcuni settori, comportano una qualche delusione - afferma Valter Tamburini, presidente della Cciaa Toscana Nord-Ovest - ma è il contesto attuale, con le forti tensioni commerciali a rappresentare la principale fonte di incertezza e di preoccupazione. Si rafforza la necessità di un impegno mirato nel sostenere le imprese locali nella ricerca e nella penetrazione di nuovi mercati. Nel 2025 proseguirà l'offerta di percorsi di accompagnamento all'export e contributi per partecipare a fiere internazionali".
    Nel corso del 2024, le esportazioni dalla provincia di Lucca, con 5,5 miliardi di euro di controvalore, hanno segnato una crescita del 7,5% rispetto all'anno precedente superando il record storico del 2022. La cantieristica nautica ha spinto l'export lucchese, segnando un aumento del 23,2% per quasi 1,3 miliardi di euro. Buoni i risultati anche per l'industria meccanica (+8,4%), per i metalli di base non ferrosi risultati in netta ripresa (+11,2%), per la farmaceutica (+6,1%), per le calzature, che chiudono il 2024 con un incoraggiante +1,2% dopo la severa flessione del 2023, e infine ottimi per gli oli (+31,6%) con vendite salite a 364 milioni di euro. Carta e cartotecnica in diminuzione del 7,2% con vendite all'estero scese a 1,2 miliardi di euro e arretra anche l'export dei lapidei lavorati (-2,8%). Saldi legami coi tradizionali mercati di riferimento, Francia in testa, poi Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Spagna. Le Isole Cayman col +60,4% per vendita di natanti hanno superato gli Usa diventando il secondo mercato di sbocco.
    L'export della provincia di Massa-Carrara si è molto ridimensionato (-20,6%) fermandosi poco oltre i 2,1 miliardi di euro. La meccanica (40% dell'export provinciale) è andata in contrazione in diversi sotto-settori, tra cui le macchine di impiego generale (-55,7%) soprattutto verso Cina, Nigeria e Qatar. Calo forte calo anche per le macchine per l'industria chimica, petrolchimica e petrolifera (-41,9%). Il lapideo ha mostrato un buon andamento (29,4% dell'export apuano; vendite di pietre lavorate +12,4%, blocchi grezzi +8%). Forte aumento delle vendite per i cantieri nautici (oltre 223 milioni di euro) per consegna di nuovi natanti. Tra i principali mercati di destinazione apuani, Stati Uniti stabili, Cina in flessione, poi Germania, Isole Cayman e Francia.
    A Pisa l'export ha registrato una flessione dell'8,5% pur restando su valori storicamente elevati, a 3,4 miliardi di euro.
    A parte il marginale aumento del conciario, tutti i principali settori dell'economia pisana hanno subìto una contrazione.
    Calzature -19,7%, abbigliamento -37,6%, conciario stabile (+0,4%), vendite di cicli e motocicli (ha sede la Piaggio nella provincia) -16,2%. Giù anche meccanica, farmaceutica, chimica e arredamento. Le bevande, che per Pisa significano prevalentemente vino, fanno +8,8%. La Germania è il mercato principale con quasi mezzo miliardo di euro ma ha ridotto gli acquisti di 70 milioni (-13,3%). La Francia, secondo mercato, è stabile, la Spagna ha registrato una crescita.
   

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