La crisi salariale che
colpisce il trasporto pubblico in Argentina, come in molti altri
settori, ha spinto il sindacato Unión Tranviarios Automotor
(Uta) ad annunciare uno sciopero di 24 ore che domani colpirà
milioni di utenti a Buenos Aires e nelle zone limitrofe.
Il conflitto tra la categoria e il governo dura da tempo. Nei
precedenti incontri con il ministero del Lavoro, le parti non
sono riuscite a raggiungere un accordo.
"I datori di lavoro riconoscono la legittimità delle nostre
richieste, ma basandosi sul calcolo dei costi non mettono nulla
sul tavolo", ha sostenuto il segretario generale dell'Uta,
Roberto Fernández. Secondo i datori di lavoro, il trasporto
pubblico sta affrontando un deficit di entrate che gli impedisce
di concedere aumenti salariali. Per loro, la mancanza di risorse
sufficienti è la spina nel fianco di ogni trattativa.
Lo sciopero indetto dall'Uta si aggiunge a quello generale
proclamato per il 10 aprile dalla Confederazione generale del
lavoro (Cgt), il maggiore sindacato dell'Argentina. Questo sarà
il terzo contro il presidente ultraliberista Javier Milei, dopo
quelli del 24 gennaio e del 9 maggio dell'anno scorso.
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