"La necessità di adeguare e
aggiornare i parametri, in base ai quali sono determinati i
compensi dei professionisti, da tempo viene rappresentata
dall'Anc, Associazione nazionale commercialisti, per questo",
spiega il presidente dello stesso sindacato Marco Cuchel, perciò
"esprimiamo il nostro pieno apprezzamento nei confronti
dell'emendamento al decreto in materia di reclutamento e
funzionalità delle Pubbliche amministrazioni, che è stato
presentato alla Camera dall'onorevole leghista Andrea De
Bertoldi, e che impegna il governo ad intervenire, entro sei
mesi, sulle tariffe dei professionisti per aggiornarle e
renderle finalmente eque". Lo si legge in una nota.
Con il decreto Pa, si specifica, "i professionisti sono chiamati
a dare seguito a nuovi adempimenti relativamente ai soggetti che
beneficiano di contributi pubblici, la possibilità quindi di
prevedere emolumenti che siano adeguati per il lavoro che gli
stessi sono chiamati ad assolvere appare doverosa. L'Anc auspica
che questo emendamento sia approvato, e che la sua approvazione
possa rappresentare il primo passo per giungere, finalmente, ad
un aggiornamento dei parametri" fissati dai due decreti
ministeriali del 2012 sulla determinazione dei compensi dei
curatori fallimentari, commissari giudiziali e liquidatori
giudiziali e sui compensi professionali nel caso di liquidazione
da parte di un organo giudiziale, "quest'ultimo di riferimento
per l'applicazione della legge sull'equo compenso" del 2023.
Per Cuchel "si tratta di parametri che, come già evidenziato
dall'Associazione nazionale commercialisti nei giorni scorsi,
rendono la normativa sull'equo compenso non in grado di tutelare
appieno i professionisti e il loro lavoro", termina la nota.
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