Il governo del presidente Luiz
Inácio Lula da Silva ha annunciato un accordo per la produzione
su larga scala del primo vaccino completamente nazionale e
monodose contro la dengue, con la promessa di offrirne 60
milioni di dosi a partire dal 2026 nel sistema sanitario statale
verde-oro, il Sus.
Secondo un comunicato del governo federale, le dosi saranno
destinate alla popolazione di età compresa tra i due e i 59
anni, "con possibilità di ampliamento del quantitativo in base
alla domanda e alla capacità produttiva".
La nota informa inoltre che "l'iniziativa integra una
strategia di rafforzamento dell'industria brasiliana, per dare
autonomia e cercare nuove soluzioni per il Sus".
Il vaccino brasiliano contro la dengue è frutto della
partnership tra l'Istituto Butantan e l'azienda cinese WuXi
Biologics, e la produzione avverrà attraverso il Programma di
sviluppo e innovazione locale del ministero della Salute.
Prima di essere reso disponibile per la popolazione, il
vaccino dovrà essere registrato presso l'Agenzia brasiliana di
vigilanza sanitaria, l'Anvisa.
"Il programma rappresenta un grande passo avanti nella lotta
contro la dengue in Brasile, poiché la combinazione delle
capacità produttive delle istituzioni permetterà l'ampliamento
della vaccinazione", afferma il governo, che promette di "far
crescere di 50 volte la capacità di offerta di un vaccino al
100% brasiliano contro la dengue".
Il virus ha colpito più di 6 milioni di persone in Brasile
nel 2024 e ha causato 5.900 morti.
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