Al grido di 'Mazon dimissio'!
(Mazon dimettiti!) 'decine di migliaia di persone sono scese in
corteo, a partire dalle 18::00 a Valencia, per esigere
responsabilità al presidente della Comunità Valenziana, Carlos
Mazon, del Partito Popolare, per la gestione dell'emergenza per
le alluvioni che il 29 ottobre hanno provocato 224 morti e tre
dispersi nella regione.
'Ni perdonamos, ni olvidamos', non perdoniamo né
dimentichiamo si legge sui cartelli di alcuni dei manifestanti
nella quinta mobilitazione per protestare contro le autorità
regionali ritenute colpevoli della cattiva gestione
dell'emergenza. Per aver lanciato l'allarme di protezione civile
alla popolazione, il giorno della peggiore catastrofe naturale
che ha colpito la Spagna, quando molti dei 78 comuni sferzati
dalle alluvioni era già inondato e la maggior parte delle
vittime era già morta, secondo quanto è emerso dall'indagine
giudiziaria.
'I nostri familiari sono morti per la vostra incompetenza,
assassini', è scritto su un grande striscione che apre il corteo
che percorre il centro della città, dietro il quale sfilano i
familiari delle vittime. La manifestazione, convocata da oltre
200 fra associazioni civiche, enti sociali e sindacati, per
denunciare che "le perdite materiali non si potevano evitare, ma
le morti di persone potevano evitarsi", se fosse stato dato per
tempo l'allarme di protezione civile alla popolazione, come ha
segnalato in un'ordinanza la giudice istruttore di Catarroja,
uno dei comuni più colpiti dalla catastrofe, che coordina
l'indagine sulla gestione dell'emergenza, ipotizzando i reati di
omicidi e lesioni colpose.
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