Elon Musk prima offre 100 dollari a chi sottoscrive una petizione contro i "giudici attivisti" e poi regala anche assegni da un milione ad alcuni firmatari per condizionare l'elezione di un giudice della Corte suprema del Wisconsin, in programma il primo aprile. Il first buddy di Donald Trump si concede anche uno show, presentandosi ad un comizio di 2000 persone con un cappello a forma di fetta di formaggio, quello portato dai tifosi della locale squadra di football dei Green Bay Packers, che autografa e lancia tra il pubblico.
Potrebbe sembrare una vicenda minore, dai contorni persino folcloristici, dopo le controverse lotterie milionarie negli stati in bilico per sostenere The Donald nella corsa alla Casa Bianca. Ma la mossa segna un ulteriore e inquietante coinvolgimento diretto nella politica americana dell'uomo più ricco del mondo, che usa tutto il suo potere economico e mediatico per pilotare in prima persona anche il voto nelle alte corti. Tanto da aver trasformato quella che era una gara di provincia nell'elezione giudiziaria più cara della storia americana, con una spesa totale di oltre 100 milioni di dollari, di cui quasi un quarto messi da lui per far vincere l'ex procuratore generale dello stato Brad Schimel, sostenuto dai repubblicani: l'iniezione di fondi gli ha fatto recuperare uno svantaggio del 13% ed ora è un duello testa a testa.
Una sfida nella quale sono scesi in campo con donazioni milionarie altri magnati, ma a favore della candidata dem, Susan Crawford: George Soros, Mike Bloomberg, il fondatore di LinkedIn Reid Hoffman, il governatore dell'Illinois JB Pritzker.
L'elezione, riguardante un posto occupato da un giudice liberale che va in pensione, determinerà se la Corte suprema del Wisconsin rimarrà sotto il controllo liberale (4 a 3) o passerà a una maggioranza conservatrice. La stessa Corte, peraltro, ha rifiutato di esaminare il ricorso del procuratore generale democratico Josh Kaul contro quella che ritiene una pratica illegale e corruttiva da parte di Musk, che ha così potuto elargire impunemente altri due assegni da un milione.
L'elezione sarà anche il primo banco di prova elettorale per Trump - che ha lanciato ancora oggi un appello a vitare il 'patriota' Schimel - dopo la sua rielezione, considerando che le elezioni suppletive nello stesso giorno in Florida per sostituire i deputati Mike Waltz e Matt Gaetz si tengono in due sicure roccaforti repubblicane. Indirettamente lo sarà pure per Musk e per la sua capacità di plasmare - anche in futuro - la politica americana e giudiziaria con una pioggia di soldi, in barba a ogni conflitto di interessi. La Corte suprema del Wisconsin affronterà infatti non solo casi sul diritto d'aborto, ma anche sulla definizione dei distretti elettorali (che in uno stato in bilico come il Wisconsin potrebbe diventare cruciale nelle presidenziali) e persino una causa di Tesla. In gennaio, la casa di veicoli elettrici aveva intentato un'azione legale contro lo stato per il suo rifiuto di consentirle di aggirare le regole per le concessionarie locali. Solo pochi giorni dopo, Musk ha cominciato le sue donazioni.
Il caso del Wisconsin è interessante anche per vedere se funzionerà la strategia dei democratici, che puntano ad evidenziare gli aspetti e gli effetti negativi del magnate: in uno spot intitolato "People vs Musk", lo mostrano mentre brandisce una motosega e celebra i tagli fatti dal suo Doge, insieme all'apparente saluto nazista in un comizio di Trump.
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