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Cisgiordania, Idf svuota 3 campi profughi: 'non torneranno'. L'annuncio del ministro della Difesa Katz

Cisgiordania, Idf svuota 3 campi profughi: 'non torneranno'. L'annuncio del ministro della Difesa Katz

Hamas, 'rinvio del rilascio dei detenuti mette in pericolo la tregua'. Israele, 'basta umiliare gli ostaggi'. Jet israeliani sorvolano Beirut durante i funerali di Nasrallah

ROMA, 23 febbraio 2025, 14:50

Redazione ANSA

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++ Idf,  'a Jabalia lanciata una nuova operazione di terra ' ++ © ANSA/AFP

++ Idf, 'a Jabalia lanciata una nuova operazione di terra ' ++ © ANSA/AFP

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ordinato all'Idf di rimanere per il prossimo anno in 3 campi profughi della Cisgiordania, che sono stati sgomberati da terroristi e civili e di non permettere a nessuno di tornare. "Finora 40mila palestinesi sono stati evacuati dai campi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams, e ora sono vuoti. Anche l'attività dell'Unrwa è stata interrotta", afferma Katz, scrive il Times of Israel. L'Idf sta sgomberando i "nidi del terrore" dai terroristi e distruggendo infrastrutture e armi "su vasta scala. Ho ordinato all'esercito di prepararsi per una lunga permanenza", afferma Katz.

   L'esercito israeliano ha schierato i carri armati in Cisgiordania mentre espande l'operazione antiterrorismo in corso nell'area di Jenin: è la prima volta dall'operazione 'Scudo difensivo' del 2002 che i tank dell'Idf operano in Cisgiordania. Le truppe della Brigata di fanteria Nahal e dell'Unità di commando Duvdevan, scrive il Times of Israel, hanno iniziato le operazioni in diversi villaggi vicino a Jenin questa mattina, afferma l'esercito. Allo stesso tempo, un plotone della 188ma Brigata corazzata si sta preparando a operare a Jenin. I media palestinesi hanno pubblicato immagini che mostrano tre carri armati nell'area.

   L'aviazione israeliana ha effettuato dei sorvoli a bassa quota su Beirut durante i funerali del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e del suo successore Hashem Safieddine, assassinati dagli israeliani. Lo affermano i media di Stato libanesi.

   L'esercito israeliano ha confermato di aver effettuato attacchi aerei nel sud del Libano sostenendo che uno degli obiettivi era un sito militare di Hezbollah contenente lanciarazzi e altre armi e dove è stato individuato attività del gruppo terroristico. Lo scrive Times of Israel. L'Idf afferma che l'attività di Hezbollah nel sito è una "violazione degli accordi tra Israele e Libano". L'esercito ha anche colpito diversi altri lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale, "che hanno rappresentato una minaccia per i civili israeliani".

   Hamas ha condannato la decisione di Israele di rinviare a tempo indefinito il rilascio previsto oggi di 600 detenuti palestinesi, affermando che così facendo si mette in pericolo la tenuta della tregua. La milizia palestinese fa appello ai mediatori perché premano su Israele perché faccia quanto pattuito. Hamas nega inoltre l'accusa con cui Israele ha giustificato il rinvio, di aver messo in scena cerimonie "umilianti" per gli ostaggi israeliani rilasciati: "La cerimonia di consegna dei prigionieri non include alcun insulto, ma riflette invece il trattamento nobile e umano loro riservato", scrive Hamas, citata da Al Jazeera.  

   Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto oggi che la liberazione dei prigionieri palestinesi, ai sensi dell'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, sarà posticipata finché Hamas non porrà fine alle "umilianti cerimonie" che tiene durante la consegna degli ostaggi israeliani.

   "È stato deciso di posticipare il rilascio dei terroristi pianificato per ieri finché non sarà assicurata la liberazione dei prossimi ostaggi senza le umilianti cerimonie", ha detto l'ufficio di Netanyahu in una dichiarazione riferendosi ai rilasci dei rapiti israeliani inscenati e trasmessi dal movimento islamista nell'enclave palestinese. Gli ultimi sei ostaggi vivi della prima fase dell'accordo di tregua sono stati rilasciati ieri: due su un palco allestito da Hamas a Rafah, tre su un altro a Nuseirat e uno affidato alla Croce rossa. Quando il 22ennne Omr Shem Tov è salito sul palco, un cameraman di Hamas gli ha detto di baciare sulla testa due miliziani armati e col volto coperto dalla kefiah. E lui lo ha fatto, consapevole dello show in mondovisione a cui stava prendendo parte. I media israeliani hanno sottolineato che "non poteva fare altro: era un ordine dei terroristi".  

La giornata di ieri:

Gli ultimi sei ostaggi vivi della prima fase dell'accordo sono stati rilasciati a Gaza. Due su un palco allestito da Hamas a Rafah, nel sud della Striscia, tre a Nuseirat, nel centro dell'enclave, mentre il beduino israeliano Hisham al-Sayed è stato affidato alla Croce Rossa lontano dalle 'cerimonie' con musica, bandiere e miliziani armati 'per rispetto alla famiglia araba'. Migliaia di persone si sono accalcate, come negli altri sei round dell'intesa, per guardare e riprendere con i telefonini. Anche questo sabato madri e padri hanno portato i loro bambini piccoli e i figli adolescenti ad assistere, sotto la pioggia.
Omr Shem Tov, 22 anni, è salito sul palco a Nuseirat, magro, sorridente e felice di rivedere la luce, il cameraman di Hamas gli ha detto di baciare sulla testa due miliziani armati col volto coperto dalla kefiah, e lui lo ha fatto. Consapevole dello show in mondovisione a cui stava prendendo parte. I media israeliani hanno sottolineato che 'non poteva fare altro, era un ordine dei terroristi'. Il 22enne è rientrato in Israele insieme a Tal Shoham, Omar Wenkert ed Elia Cohen dopo 505 giorni nelle mani di Hamas a Gaza. Mentre Avera Mengistu, israeliano di origine etiope, e Hisham, entrambi con problemi mentali, erano entrati volontariamente nella Striscia rispettivamente nel 2014 e nel 2015.
Shem Tov, Wenkert e Cohen erano stati presi in ostaggio al festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e non facevano parte dell'esercito. Ma Hamas considera gli uomini israeliani sotto i 50 anni come soldati e per la liberazione ha fatto indossare loro una uniforme verde militare. Quanto a Shoham, cittadino israelo-austriaco, era stato rapito mentre era in visita alla famiglia della moglie nel kibbutz di Beeri.
La liberazione dei sei israeliani è avvenuta dopo che nella notte Hamas ha restituito il corpo di Shiri Bibas, la madre dei due bambini Kfir e Ariel, la cui salma doveva essere consegnata giovedì. Al suo posto nella bara nera chiusa a chiave c'erano i resti di una donna palestinese. Il direttore dell'istituto di medicina legale israeliano Chen Kuge ha dichiarato che Shiri è stata uccisa, escludendo che sui resti ci siano ferite da bombardamento. "Abbiamo riscontrato abissi di malvagità e malizia che non immaginavamo potessero esistere", ha detto.
Hamas ha accusato Israele di mentire. Shiri e i bambini erano stati rapiti dal gruppo terroristico Kataib al-Mujahideen, e non da Hamas.
Per Gerusalemme la mancata restituzione della salma nei tempi previsti ha rappresentato una violazione dell'accordo, che ha portato a un ritardo nella liberazione di 602 detenuti palestinesi, tra cui 108 che stanno scontando lunghe pene detentive, con la maggior parte di loro condannata all'ergastolo per attacchi e omicidi di israeliani. Altri 444 sono cittadini di Gaza arrestati durante la guerra e classificati come "non coinvolti nei combattimenti", oltre a 23 minorenni e una donna, detenuti dal 7 ottobre 2023. Hamas, in serata, ha accusato a sua volta lo Stato ebraico di aver violato la tregua non consegnando i prigionieri palestinesi nei tempi concordati.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato per sabato sera una consultazione sulla sicurezza che riguarderà il rilascio dei palestinesi e il completamento della prima fase del recupero degli ostaggi deceduti rimasti in questa fase dell'accordo. "Non dimenticheremo e non perdoneremo", ha affermato in una dichiarazione pubblica. Ricordando che finora sono stati riportati a casa 192 ostaggi. Di cui, 147 vivi e 45 deceduti. Restano ancora 63 ostaggi prigionieri a Gaza. Secondo le stime solo 27 sono ancora in vita, e dovrebbero tornare a casa nella seconda fase dell'accordo, dopo la lista di 33 completata oggi. 

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