Il Consiglio dei ministri ha
approvato "l'importante correttivo al Codice dei contratti
pubblici, segnando un passo avanti decisivo per il settore delle
opere pubbliche", e "tra le novità più rilevanti" si ravvisa "un
procedimento chiaro che definisce modalità applicative dell'equo
compenso nei contratti pubblici, misura fondamentale per
garantire la qualità delle prestazioni professionali,
soprattutto nella progettazione". Lo si legge in una nota della
Rete delle professioni tecniche (Rpt) che rappresenta oltre
600.000 soggetti in Italia e include architetti, ingegneri,
geometri, periti industriali, periti agrari, chimici e fisici,
agronomi e forestali, geologi e tecnologi alimentari. Il
provvedimento, si sottolinea, "rende non ribassabile la parte
più consistente del corrispettivo riconosciuto ai
professionisti, nel rispetto dei principi di concorrenza e
dell'equo compenso" e "il quadro normativo tutela i
professionisti e promuove la competitività, limitando al massimo
al 20% la riduzione dei corrispettivi negli affidamenti diretti
entro i 140.000 euro mentre, nel caso di affidamenti di
prestazioni di importo superiore, tramite gara, consentendo il
ribasso solo su una parte limitata al 35%, con l'applicazione
però di una formula "esponenziale" che limita fortemente la
possibilità di ribassi eccessivi e non congrui con le esigenze
di qualità delle prestazioni tecniche. Inoltre, sempre nel caso
di gara, il punteggio dell'offerta economica viene limitato al
massimo al 30%, riducendo così l'influenza sul punteggio
totale".
La Rpt "è disponibile a lavorare sin da subito per
l'aggiornamento dei parametri. Importante, poi, è aver ampliato
il periodo di validità dei requisiti dei professionisti che
nella previgente formulazione rappresentava una delle principali
limitazioni alla partecipazione alle procedure di gara nel
nostro Paese. Nonostante alcune preoccupazioni riguardanti
l'introduzione dell'obbligatorietà del premio di accelerazione e
la mancata limitazione del subappalto a cascata, questo
Correttivo rappresenta un passo avanti verso la trasparenza e la
qualità nell'esecuzione dei lavori pubblici", si legge, infine.
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