"L'emendamento presentato
dall'onorevole della Lega Andrea de Bertoldi è un passo
importante per il riconoscimento del valore, delle
responsabilità e della funzione pubblica che le professioni,
come i periti industriali, svolgono al servizio del Paese". A
dichiararlo è il presidente del Consiglio nazionale dei periti
industriali Giovanni Esposito, in riferimento alla proposta
correttiva del deputato inserita nel decreto sul reclutamento e
le funzionalità delle Pubbliche amministrazioni, che prevede la
revisione delle tariffe dei liberi professionisti incaricati di
verifiche sui soggetti beneficiari di contributi statali. "Da
troppo tempo - prosegue il vertice della categoria tecnica - i
compensi per i professionisti che operano per la sostenibilità
della spesa pubblica sono fermi nonostante l'aumento delle
responsabilità e degli adempimenti richiesti. Il richiamo alla
legge sull'equo compenso, pur importante, rischia di restare
lettera morta se non si interviene con misure attuative puntuali
e una revisione delle tariffe".
Il presidente, poi, sottolinea anche l'urgenza di rilanciare il
lavoro dell'Osservatorio ministeriale sulla giusta
remunerazione, attualmente in stallo: "È paradossale che proprio
l'organismo istituzionalmente deputato a vigilare sull'equità
dei compensi non venga convocato da mesi. Servono atti concreti
per dare piena applicazione a una norma che rappresenta una
conquista di civiltà per i lavoratori autonomi".
"Rivedere le tariffe significa riconoscere il ruolo essenziale
dei professionisti tecnici nei processi di trasparenza,
efficienza e legalità della macchina pubblica. Per questo -
conclude Esposito - il Consiglio nazionale dei periti
industriali sostiene l'iniziativa dell'onorevole de Bertoldi e
chiede al Parlamento di cogliere questa opportunità, finalizzata
a tutelare i professionisti che hanno il compito di tutelare
l'adeguatezza della spesa pubblica".
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