Giacomo Perini e' stato squalificato perche' trovato "mentre utilizzava apparecchiature di comunicazione": e' questa la motivazione con la quale la giuria del canottaggio alle Paralimpiadi di Parigi 2024 ha tolto il bronzo all'azzurro. La Federcanottaggio, da parte sua, annuncia che il suo primo ricorso alla giuria e' stato respinto e "sta ora predisponendo l'impugnazione della decisione" all'Esecutivo della Federazione mondiale, "fornendo i tabulati del telefono di Perini". In caso di no anche in questo grado di giudizio, resterebbe l'ultima istanza del TAS.
"La squalifica è nata da una dimenticanza: non me ne ero minimamente accorto". Cosi Giacomo Perini, commenta a RaiSPort la sua squalifica. "Il telefono non è stato usato, basta controllare - aggiunge Perini - Gli ultimi messaggi risalgono prima del riscaldamento in acqua, l'ultima chiamata ieri sera con lo psicologo"
L'azzurro è giunto terzo, ma dalla giuria è arrivata la squalifica post gara. L'annullamento del bronzo è dovuto al fatto che l'atleta ha dimenticato il suo cellulare nella borsa personale portata sull'imbarcazione. La norma prevede che l'atleta in barca non può portare in barca attrezzature elettroniche con cui trasmettere e ricevere pure se non si utilizzano. La Federazione sta predisponendo il ricorso. Al momento, il risultato ufficiale di Parigi 2024 assegna il bronzo al quarto arrivato, l'australiano Erik Horrie.
Il reclamo è dell'Australia ed è arrivato prima dell'arrivo: il canottiere italiano è stato infatti fermato da giudici subito dopo il traguardo, all'arrivo alla banchina, per un controllo sulla borsa personale che he confermato la presenza dell'apparato elettronico vietato.
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