"E' l'oro che ho sognato e desiderato. Ho condotto un'ottima gara, ma potevo fare anche meglio, aspiro a fare meglio".
Mattia Furlani non si accontenta. Ha appena vinto la gara del salto in lungo, con la misura di metri 8,30, al Mondiale indoor di atletica a Nanchino: "E' un onore competere con i grandi del mondo". Competere e batterli. Questa volta Miltiadis Tentoglou, oro olimpico a Tokyo e Parigi, é incappato in un nullo all'ultimo tentativo e si é dovuto inchinare all'azzurro, 20 anni compiuti da poco. Alla fine il greco é solo quinto. L'argento é andato al giamaicano Wayne Pinnock (8,29), il bronzo all'australiano Liam Adcock (8,28). A
nche se già certo della medaglia più preziosa, Furlani ha tentato comunque l'ultimo salto, ma si é fermato ad 8,21. Poi é corso ad abbracciare la mamma-allenatrice, Kathy Seck. "Solo lei ed io sappiamo delle lacrime dopo l'Europeo indoor di Apeldoorn" di inizio mese, ha raccontato. In Olanda la delusione per l'argento dipeso da un centimetro era stata tanta ("ho fatto una gara del cavolo" si era rammaricato). Oggi invece un sorriso ha illuminato il volto del giovane di Marino. Questo oro "per me é qualcosa fuori dal normale, ora devo continuare così".
L'8,30 é arrivato al secondo salto, quasi inaspettato, "in un tentativo che doveva servire solo a qualificarmi. Ho vinto di un centimetro, ma questo è lo sport". L'azzurro, bronzo olimpico (8,38 di personale l'anno scorso, 8,37 in questa stagione indoor), ha disegnato il suo meraviglioso 'tre passi e mezzo' in aria e si é portato in testa. E' felice perché "anche la rincorsa migliora, salto dopo salto". E guarda già avanti: "I mondiali di Tokyo? Con tenacia e cattiveria si può fare ancora meglio".
Furlani ha preso le misure al primo salto, abbondantemente nullo (19,5 cm). Ma non si é lasciato intimidire: ha sistemato la nuova rincorsa, introdotta quest'anno, un piede e mezzo più indietro. La stoccata che ha annichilito gli avversari é arrivata con pedana quasi perfetta, lasciando sull'asse di battuta soltanto 2,5 cm, e con una velocità d'ingresso da brividi: 38,30 km orari. E' arrivata così la sesta medaglia azzurra nel lungo nella storia dei Mondiali indoor, dopo l'argento dello stesso Furlani un anno fa e i bronzi di Giovanni Evangelisti (1985, 1987, 1991) e Andrew Howe (2006). Non é andato oltre il quarto posto Leonardo Fabbri nella finale del lancio del peso. L'atleta toscano ha chiuso con la misura di metri 21,36. L'oro é andato al neozelandese Tom Walsh (21,65), argento e bronzo agli statunitensi Tyler Steen (21,62) e Adrian Piperi (21,48). Fabbri, tutt'altro volto rispetto agli Euroindoor di Apeldoorn, ha ottenuto un discreto primo lancio da 20,67. Al secondo ha incrementato di un paio di centimetri. Ma la spallata migliore é arrivata al quinto. In quel momento era virtualmente terzo. Ma il 21,62 di Steen ha respinto il fiorentino fuori dalla zona medaglie. La trasferta azzurra in Cina si chiude con gli ori di Furlani e Diaz (triplo) e l'argento di Dosso nei 60 metri.
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