Due spareggi per la Champions League: il Milan giovedì prossimo affronterà il Bologna al Dall'Ara nel recupero del match rinviato l'ottobre scorso per l'alluvione - e che scatenò le polemiche del club rossonero, con tanto di ricorso al Tar -, poi sfiderà la Lazio domenica sera a San Siro. Due partite delicatissime in un momento complicato, un tunnel senza fine di una crisi che ha origini a inizio stagione e a cui nessuno riesce a porre rimedio. Il ko a Torino ha certificato il mediocre stato di salute della squadra rossonera: sfortunata, danneggiata da errori singoli, ma anche senza fame e grinta. Altri passi falsi sono inaccettabili e contro il Bologna, appaiato a 41 punti in classifica come il Milan, la squadra di Conceiçao può solo vincere.
Centrare il quarto posto è un affare molto complicato. Attualmente la Juventus, quarta in classifica, è distante otto lunghezze. Per sperare ancora nella Champions League, il Milan deve ridurre il gap a cinque punti già giovedì. E se il Torino storicamente era un avversario complicato per i rossoneri - come ha profeticamente ricordato anche Conceiçao alla vigilia della sfida contro i granata -, il Milan non perde contro il Bologna da 17 gare consecutive. Fallire l'obiettivo tre punti avrebbe del clamoroso ma i rossoblù sono una squadra compatta, ben allenata, reduce da una sconfitta col Parma da cui cercherà subito di rialzarsi. E il Milan ultimamente è spesso vittima di imprevedibili e totalizzanti blackout. A tratti è irriconoscibile soprattutto nell'atteggiamento. E la rivoluzione sul mercato non ha portato ai cambiamenti aspettati.
L'addio che forse ha sorpreso di più è stato quello di Morata, trasferitosi al Galatasaray, che è in testa alla Super Lig turca. "Sono andato al Milan per il signor Fonseca, che ha dimostrato di amarmi molto - ha raccontato spagnolo in un'intervista al quotidiano Marca -, ma dopo pochi mesi un progetto che sembra una cosa diventa un'altra. Alla fine non ero così a mio agio perché ero andato lì per stare con Fonseca. Sono le circostanze del calcio. Alla fine ognuno deve pensare alle proprie cose. È facile dare un parere, ma se tutto va bene la prossima stagione giocherò la Champions League e per me è una cosa importante".
Il Milan, invece, la certezza non ce l'ha e anzi, deve fare l'impresa per sperare di chiudere al quarto posto. E questa settimana sarà decisiva per gli equilibri della classifica e per provare a salvare una stagione che finora non può che essere fallimentare.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA