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La protesta silenziosa della  figlia di Jamshid Sharmahd, il dissidente giustiziato in Iran 

La protesta silenziosa della  figlia di Jamshid Sharmahd, il dissidente giustiziato in Iran 

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31 ottobre 2024, 18:57

Redazione ANSA

 "Chi riterrà responsabili voi del Dipartimento di Stato Usa?". Con queste parole inizia l'attacco contro gli Stati Uniti affidato a un post su X da Gazelle Sharmahd, figlia del dissidente iraniano-tedesco Jamshid Sharmahd giustiziato in Iran.


"Omettere fatti importanti non è diverso da dire delle bugie sfacciate", scrive l'attivista nel post in cui sostiene che "mio padre Jimmy non è tedesco-iraniano, è tedesco-americano" e attacca Joe Biden, accusandolo di "aver lasciato indietro" Jamshid Sharmahd "lo scorso settembre, quando ha trasferito 6 miliardi di dollari ai rapitori di mio padre". "Avete venduto mio padre ai terroristi, abbandonato la mia famiglia e la nostra comunità, avete fallito nel salvare l'ostaggio e ora ditemi, andrete a prendere il corpo di mio padre e ci darete le prove di quello che è successo o non siete nemmeno disposti a restituirci il cadavere di mio padre", conclude il messaggio.


Già all'indomani dell'esecuzione del padre, Gazelle Sharmahd aveva utilizzato i social per esprimere il suo sdegno e il suo dolore in un video in cui si mostrava in silenzio di fronte alla telecamera, più volte ricondiviso su X. Ad accompagnare il filmato, un messaggio in cui chiedeva una "severa punizione" contro "gli assassini del regime islamico". 

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