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Cresce donazione sangue in Toscana,sfida coinvolgere più giovani

Cresce donazione sangue in Toscana,sfida coinvolgere più giovani

Dopo la pandemia 2023 in ripresa e buon trend 2024

FIRENZE, 15 giugno 2024, 16:52

Redazione ANSA

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Per le donazioni di sangue in Toscana dopo la pandemia il 2023 è stato un anno di ripresa ed è stata superata la quota di 206mila, 45 ogni mille residenti (solo per la produzione di globuli rossi) a fronte di un obiettivo nazionale di 40. Un successo il cui primo merito va ai 116mila donatori attivi nel corso dell'anno. A livello nazionale solo il 2,7% degli italiani è donatore: i dati sono del Centro nazionale sangue e si riferiscono al 2022, a fronte di 2,8 milioni di trasfusioni a beneficio di 639mila pazienti. E' quanto emerso in occasione della Giornata regionale della donazione di sangue che si è svolta quest'anno a Lucca, nella sede della Scuola Imt alti studi, che ha anche realizzato uno studio insieme ad Avis sul biennio 2018-2020.
    Anche il trend registrato nei primi mesi del 2024 è positivo in Toscana. La crescita delle donazioni si è mantenuta costante ed ha segnato un ulteriore incremento del 10%: per i globuli rossi, dove l'Italia ha raggiunto l'autosufficienza, ma anche per il plasma, dove le donazioni sono storicamente meno ma importanti perché fondamentali per la produzione di farmaci salvavita come le immunoglobuline, l'albumina o i fattori della coagulazione. Numeri in crescita, si sottolinea ma ci sono ancora delle criticità di carattere demografico (ma non solo) che non possono essere trascurate: i donatori invecchiano e chi, tra diciotto e quarantacinque anni, li dovrebbe sostituire diminuisce. Il passaggio generazionale non è sufficiente. C'è poi la questione dell'estate, periodo in cui si registra un calo fisiologico delle donazione e il sangue inizia a scarseggiare.
    Tuttavia in Toscana nel 2023, spiega la Regione, "grazie al lavoro attento e coordinato di tutti gli attori del sistema sangue toscano non si sono registrate situazioni di emergenza e il sistema sangue ha operato in autosufficienza". "Anche quest'anno abbiamo giocato d'anticipo - commenta l'assessore toscano al diritto alla salute Simone Bezzini -. Con il Centro regionale sangue, le Asl e le associazioni dei donatori abbiamo lavorato ad una strategia per evitare che nei mesi estivi si verifichi un'emergenza nei nostri ospedali. Un'estate senza calo di sangue significa nessun rallentamento sul sistema sanitario, ma anche un lavoro attento all'uso appropriato di questa preziosa risorsa e alla salute dei pazienti".
    La Regione ricorda che la donazione di sangue è aperta a tutti i cittadini, italiani e stranieri. Occorre avere almeno diciotto anni e non più di settanta, buona salute, corretti stili di vita e un peso adeguato. La presenza di alcune patologie, di terapie in corso, viaggi recenti o interventi possono comportare l'esclusione permanente o la sospensione temporanea dalla donazione. Si può donare ad intervalli di tre mesi (ma non più di due volte l'anno per le donne in età fertile).
   

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