"Oggi il contesto che ci mette i bastoni tra le ruote è quello europeo, con i più grandi problemi delle aziende che vengono da lì. Ecco dobbiamo avere il coraggio di dire che l'Europa sta facendo male": lo ha affermato il presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli durante l'assemblea generale dell'associazione. "Siamo europeisti convinti, per la sostenibilità e per un'integrazione comunitaria sempre più forte ma è chiaro che questi obiettivi non possono essere raggiunti con politiche ambientali, industriali ed energetiche che stanno compromettendo il sistema industriale italiano" ha aggiunto. Presenti il presidente nazionale di Confindustria Emanuele Orsini e il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Briziarelli ha ricordato che nel 2013 il Pil aggregato dell'Europa era il 90% di quello americano, mentre dieci anni dopo, "è solo il 65%". "L'America cresce e noi perdiamo terreno" ha sottolineato il presidente degli industriali umbri.
"Costruiamo le auto più belle del mondo - ha aggiunto -, eppure abbiamo davanti cassa integrazione e stabilimenti che chiudono.
Stiamo regalando un'intera industria ai Paesi concorrenti.
Questo perché qualcuno ha deciso, pure qualche europarlamentare italiano, che dal 2035 non si possono più produrre auto a combustione. E' una follia".
Per Briziarelli, inoltre la tassa sulla CO2 "è una scure che si è abbattuta sulle imprese energivore con il valore delle quote passato da sei ad oltre 70 euro". "Il sistema premia gli speculatori - ha detto -, aumenta l'inflazione, stimola la delocalizzazione, penalizza la crescita. Tassiamo le aziende e arricchiamo chi specula, dov'è l'ambiente?. Se lo scopo è far chiudere le fabbriche in Europa e di aprirle in Cina o altrove, lo stiamo raggiungendo, ma se l'obiettivo dovesse essere quello di migliorare l'ambiente, noi stiamo peggiorando". Briziarelli si è poi soffermato sul tema dell'energia. "Amiamo l'ambiente e sosteniamo le rinnovabili - ha affermato -, ma da sole non bastano a soddisfare il fabbisogno energetico. Va riaperto il dossier del nucleare di nuova generazione per rendere più sostenibile l'industria, a costi energetici competitivi. È la tecnologia che produce più energia a parità di emissioni. Il nucleare non deve essere un tabù". Secondo Briziarelli quindi l'Europa deve scegliere "se continuare sulla strada attuale o tracciare un nuovo percorso". "Una volta si parlava di globalizzazione e di regole comuni - ha ancora spiegato il presidente di Confindustria Umbria -, adesso si parla di Europa con regole molto diverse dal resto del mondo. L'esito non può che essere imbrigliare le imprese in costi e vincoli che ne riducono la competitività rispetto ai concorrenti internazionali". Parlando dell'Italia, Briziarelli ha infine evidenziato la "spinta formidabile" data da Industria 4.0: "La quota di investimenti sul Pil è passata dal 6% nel 2014 al 7,6% nel 2023". Invece, ha aggiunto, "il Piano industria 5.0 stenta a decollare a causa di una burocrazia eccessiva, di tempi irragionevoli, di procedure complesse". "Le imprese devono innovare, non passare il tempo a compilare moduli" ha concluso Briziarelli.
Con Confindustria Umbria 80% valore manifatturiero
Associazione compie 80 anni e rappresenta quasi mille aziende
Confindustria Umbria, che oggi rappresenta "con una cifra record" circa l'80% del valore aggiunto manifatturiero prodotto in regione, compie 80 anni. Nel sottolineare l'importante traguardo delle otto decadi di industria, festeggiato nel corso dell'assemblea generale al teatro Lyrick di Assisi, il presidente Vincenzo Briziarelli, aprendo la sua relazione, ha affermato che "l'associazione nata nel 1944, grazie a circa venti imprese, con l'obiettivo di favorire la ripresa delle attività produttive, oggi ne rappresenta quasi mille per un totale di 50 mila dipendenti. I capisaldi dell'attività associativa, come accompagnarle nella quotidianità e prepararle con anticipo ad affrontare le sfide con le quali si devono confrontare, sono rimasti immutati". La parte pubblica dell'assemblea, presentata dalla conduttrice televisiva Giorgia Palmas, è stata aperta dai saluti istituzionali del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, e proseguita poi con gli interventi di Guido Crosetto, ministro della Difesa, e della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei. A chiudere i lavori il presidente di Confindustria Emanuele Orsini. "In tutti questi anni - ha sottolineato ancora Briziarelli - abbiamo collaborato con i Governi regionali tutelando sempre gli interessi della categoria, nell'ambito di quelli più generali della società. È un modo di esercitare la rappresentanza in sintonia con Confindustria nazionale, con la quale abbiamo vissuto un ottimo rapporto, di cui abbiamo oggi ulteriore dimostrazione". Tornando alla "cifra record", Briziarelli ha rimarcato come questo traguardo non sia sfuggito a Confindustria nazionale visto che il centro studi, valutando 18 territoriali su una ventina di parametri per il biennio 2022-2023, ha stilato una classifica in base al grado di rappresentatività e di presenza nel territorio e alla dinamica del numero di associati: "Con grande orgoglio posso dire che Confindustria Umbria si è ben difesa, siamo primi dopo aver lasciato dietro 17 associazioni del calibro di Torino, Genova, Brescia, Bergamo, Veneto est, Romagna, Bari". La ricorrenza degli 80 anni, ha inoltre commentato Briziarelli, "non è solo nostra, ma coinvolge tutta la comunità regionale". "Le storie di Confindustria Umbria, delle imprese e della Regione si sono intrecciate in questi decenni - ha aggiunto - e oggi festeggiamo con lo sguardo rivolto al domani, certi di lasciare alle spalle una bella storia e soprattutto fiduciosi di riuscire a portare avanti tutte le iniziative che consentiranno di consegnare alle prossime generazioni un territorio in cui potranno realizzare i loro sogni". Nel corso dell'assemblea, Confindustria Umbria ha consegnato inoltre il "Premio fedeltà associativa" alle aziende iscritte da 50 e 75 anni. Sono state premiate Calcestruzzi Magione di Gradassi & C., Edil Beton Perugia, Edilizia Papa Costruzioni Generali, F.lli Fragola, Luigi Metelli, MCT Italy, Monini, Officine Meccaniche Galletti, Puliumbria Group Service, Scatolificio Gasperini, Tulli Acque Minerali, Wienerberger e Gruppo Bernardini. L'assemblea è stata preceduta da una parte privata, riservata alle aziende associate, durante la quale gli associati hanno eletto otto componenti del Consiglio Generale, sei probiviri e cinque componenti del collegio dei sindaci.
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