E' in
programma a Città di Castello dal 7 al 10 novembre un evento che
vede unite la diocesi tifernate e la Fondazione Palazzo
Albizzini Collezione Burri, per celebrare gli 800 anni delle
Stimmate di San Francesco d'Assisi: una delle più grandi opere
di Alberto Burri, il "Sacco" realizzato nel 1969 (7,4 per 9,5
metri), come fondale scenografico per il primo atto del dramma
di Ignazio Silone, "L'avventura di un povero cristiano", verrà
esposta nell'abside della basilica cattedrale e farà da fondale
a due appuntamenti in programma sabato 9 e domenica 10 novembre.
"Francesco e Burri. Una povertà regale" è il titolo della
conferenza in programma sabato 9 novembre alle ore 11.00, mentre
domenica 10 novembre alle ore 17.00 la basilica cattedrale
ospiterà il concerto in onore dei Santi Patroni Florido e
Amanzio, "Le Stimmate", oratorio per soli, coro e orchestra
composto, nel 1997, da fra Giuseppe Magrino, eseguito dalla
Schola cantorum "Anton Maria Abbatini" e dalla Oida - Orchestra
instabile di Arezzo.
"Il quadro scenico - ricorda in una nota il presidente della
Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, Bruno Cosà - è il
più vasto Sacco mai realizzato dal Maestro tifernate. L'opera,
dall'evidente impianto spaziale cruciforme, è esponente di
rilievo tra le invenzioni pittoriche più note di Burri, quella
dei 'Sacchi', in cui strappi del tessuto ricuciti, rammendi ed
altre tracce di 'vissuto' e riuso di quel materiale, lo hanno
reso emblematico di una povertà riscattata dalla qualificazione
della forma e dagli equilibri spaziali ricavati in essa
dall'artista, fino all'esito di assurgere a opere d'arte. Una
indimostrabile ma riaffiorante relazione sembra potersi scorgere
tra la povertà abbracciata da Francesco, quale virtù 'regale'
per una vita di rinuncia e di edificazione spirituale che lo ha
avviato alla santità e altre manifestazioni di pauperitas che
nella storia della cultura e nell'arte italiana sono emerse nel
corso del tempo, quasi segno di una 'condizione originale non
subita, ma eticamente assunta'".
L'opera di Burri sarà esposta, come detto, dal 7 al 10
novembre e potrà essere ammirata, gratuitamente, dalle ore 9.00
alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
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