Il Movimento 5 stelle, nella coalizione di governo dell'Umbria, risponde agli attacchi del centrodestra sulla manovra varata dalla Giunta regionale che prevede l'aumento delle aliquote per far fronte al "buco" nei conti della sanità. "Gli stessi che oggi parlano di tasse sono quelli che hanno reso impossibile prenotare una visita, costringendo i cittadini a pagare una super tassa per curarsi privatamente. Una tassa occulta che ha colpito chi non poteva aspettare mesi per una visita, una diagnosi, un intervento. Ecco perché serve fare chiarezza" affermano Thomas De Luca, coordinatore e assessore regionale e Luca Simonetti, presidente del gruppo all'Assemblea legislativa.
"Qualcuno ha deciso di fare un'operazione scientifica di disinformazione, nell'intento di giocare allo sfascio sulla pelle della sanità pubblica. Usando numeri e dati per dare l'idea di un complotto volto a mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Il debito attuale è di oltre 240 milioni di euro" sostengono in una nota. E "ad oggi, ci sono coperture che permetterebbero di ridurlo fino a 90 milioni e potrebbero arrivare ulteriori risorse per abbatterlo ancora. A questi - spiegano ancora De Luca e Simonetti - si aggiungono 40 milioni di tagli imposti dal Governo al bilancio regionale".
"L'appuntamento decisivo col Mef è fissato per inizio aprile: solo allora conosceremo l'effettiva portata del debito. Ma è fondamentale presentarsi già con una proposta di manovra. La manovra è stata costruita sui dati attuali, perché per legge deve essere approvata entro il 15 aprile, termine entro cui è possibile intervenire sulle aliquote fiscali. Se il debito oggi stimato è di 90 milioni, la manovra deve riferirsi a quello, non a cifre ipotetiche o risorse non ancora certe. Questo - assicurano - non significa che non si possa cambiare, anzi. La manovra verrà rimodulata in Consiglio in base ai dati aggiornati dei prossimi giorni". "Non c’erano alternative - sostengono ancora De Luca e Simonetti -: i tempi e i passaggi sono stabiliti dalla normativa. Quindi si è dovuto procedere con i numeri disponibili. Ricordiamo a chi prende a modello quanto fatto in passato dal centrodestra per fare tornare i conti che quella voragine debitoria è stata tamponata togliendo risorse alle politiche giovanili, edilizia popolare e piano sociale, usando risorse straordinarie come quelle del Covid. Scelte dolorose che hanno tolto risorse a chi ne avrebbe avuto bisogno, contestate fermamente anche dalla corte dei conti consapevole del fatto che si stava solo rimandando un problema enorme". "A soli tre mesi dall'inizio della legislatura - rivendicano gli esponenti del M5s - la Presidente Stefania Proietti sta già dimostrando che il rilancio della sanità pubblica è tornato dopo cinque anni in cima all'agenda politica. Anche per risolvere quei problemi strutturali che fanno crescere il debito".
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