Perugia e Umbria Jazz. Un legame
che dopo 51 anni si dimostra ancora forte e vivo. La città si
sta infatti tingendo in questi giorni, e ancora fino al 21
luglio, con i tanti colori della musica per una full immersion
che ha come cornice l'acropoli perugina.
Al centro, infatti, c'è sempre la vincente e ormai
consolidata formula del festival, tra concerti a pagamento e
quelli gratuiti nelle piazze, questi ultimi cuore pulsante di
una manifestazione amata da un pubblico proveniente da tutto il
mondo. I palchi all'aperto in piazza IV Novembre, nei Giardini
Carducci e sulla Terrazza del Mercato Coperto stanno ospitando i
generi più popolari, rivolti ad un pubblico che vuole ascoltare
buona musica soul, blues, swing.
Dopo i numeri del primo week end, con i circa 20mila
biglietti venduti e gli
11.500 solo per Lenny Kravitz, Umbria Jazz si sta avviando verso
quello che pare essere un nuovo record. "Sicuramente batteremo
il record dei paganti rispetto allo scorso anno, anche se forse
non supereremo il record di incasso per i prezzi dei biglietti
più bassi" ha affermato il direttore artistico Carlo Pagnotta.
Merito chiaramente dell'Arena Santa Giuliana, lo spazio più
capiente, sede dei grandi eventi, sia di pop/rock che di jazz,
che nelle prime quattro serate ha ospitato una bella carrellata
di big: oltre alla rockstar Kravitz anche il concerto inaugurale
di Vinicio Capossela e la travolgente e raffinata voce
dell'inglese Raye. Non è mancato naturalmente il jazz, andato in
scena ieri sera, grazie ai Gil Evans Alumni con "Gil Evans
Remembered", per un creativo remake delle grandi band condotte
da Evans, anche a Umbria Jazz, negli anni '70 e '80, e il
quartetto all star Chris Potter, Brad Mehldau, John Patitucci e
Jonathan Blake.
Ora all'Arena è attesa la leggenda senza tempo dei Toto.
Mercoledì 17 luglio (ore 21) salirà sul palco del festival una
delle band di maggior successo di vendita nel mondo sia a
livello di tour che di album (28, con oltre 40 milioni di
copie). La band di Steve Lukather e soci ha composto brani, come
"Africa", "Hold the Line", "Rosanna" o "Georgy Porgy", che hanno
dominato le classifiche e sono entrate nella leggenda. I Toto
arriveranno sulla scia di un album live, "With a Little Help
From My Friends", uscito pochi anni fa.
Concerti molto seguiti anche quelli al Teatro Morlacchi, che
ospita i live all'insegna del jazz più ortodosso e rivolto ai
"puristi", e alla Sala Podiani della Galleria Nazionale
dell'Umbria, dove sono ambientate le proposte più di nicchia,
per un jazz di ricerca e per ascoltatori curiosi.
Tra queste proposte hanno suscitato molta attenzione i due
concerti dello straordinario fisarmonicista francese Vincent
Peirani, in solo ma anche in duo con Èmile Parisien per
presentare il loro nuovo album "Abrazo". Il pluripremiato
compositore, acclamato dalla critica a livello internazionale
visto che da oltre 10 anni sta rinnovando completamente il
linguaggio del suo strumento, con il suo carisma, la sua
immaginazione e la sua concezione artistica ha conquistato anche
il pubblico di Umbria Jazz. Proprio da Perugia ha preso così il
via il suo tour estivo in Italia.
Sul palco della Galleria nazionale va in scena anche una vera
e propria rassegna di pianisti: dopo le esibizioni
dell'americano Micah Thomas e di Franco D'Andrea, sono attesi
ancora Rita Marcotulli (16 luglio), lo spagnolo Marco Mezquida
(19 luglio), Enrico Pieranunzi (21 luglio) e i due umbri
Giovanni Guidi (20 luglio) e Ramberto Ciammarughi.
Quest'ultimo, mercoledì 17 luglio (ore 15.30), farà ritorno
ad Umbria Jazz, in piano solo, anche per festeggiare i 40 anni
dalla sua prima apparizione. Lungo un intenso viaggio,
compositivo e concertistico, partito negli anni '80, il pianista
e compositore si è guadagnato a livello internazionale la
reputazione come uno dei talenti più originali della sua
generazione. Il maestro Ciammarughi ha di recente pubblicato un
nuovo album, "Intramontes", un lavoro senza recinti di generi
come si evince già dalla scelta dei compagni di viaggio: Paolo
Fresu, Tetraktis percussioni, Ensemble Novamusica, Coro
AdCantus, preparato e diretto da Francesco Corrias.
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