La star della chitarra Pat Metheny
sarà il nome più atteso del Bologna Jazz Festival (21 ottobre-17
novembre), insieme ad altri protagonisti come Mulatu Astatke,
Cécile McLorin Salvant e la all star band McCoy Legends, tutti
nei teatri, per un cartellone che sarà poi completato negli
spazi cittadini anche a Ferrara e Forlì.
La prima delle grandi attrazioni sarà la cantante Cécile
McLorin Salvant, attesa il 28 ottobre al Teatro Duse. Cécile è
una delle punte di diamante della nuova generazione di eroine
del canto jazz profondamente legata alle radici afroamericane.
Nella sua personale visione della black music, jazz, vaudeville,
blues e folk sono strettamente interconnessi.
Il 3 novembre al Teatro Auditorium Manzoni ci sarà Pat
Metheny, in 'solo' con il consueto background di chitarra ed
elettronica. Utilizzando oltre una dozzina di chitarre diverse,
Metheny eseguirà brani dal suo intero repertorio, pescando sia
incisioni ormai storiche che recenti album tra cui MoonDial
(2024) e Dream Box (2023).
Il 6 novembre all'Unipol Auditorium suonerà la all stars
'McCoy legends', tributo a McCoy Tyner, tra i grandi pianisti
del jazz moderno, scomparso nel 2020. Il bassista Avery Sharpe,
che ha accompagnato Tyner per oltre vent'anni, ne raccoglie
l'eredità musicale guidando una formazione internazionale con
Steve Turre, Chico Freeman, Antonio Faraò e Ronnie Burrage. Le
radici africane del jazz saranno al centro del concerto dell'8
novembre al Teatro Celebrazioni con l'etiope Mulatu Astatke,
vibrafonista e pianista che fonde, in un crocevia di culture, il
jazz con gli esotismi latini, per un originale crocevia di
culture. Info bolognajazzfestival.com.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA