"È l'ultimo Festival. Ci abbiamo dato dentro di notte, questa sera gli Amarello si ritroveranno per l'ultima volta insieme, credo che ci divertiremo molto. C'è un'aria quasi commossa. Io e Ama ci guardiamo e ci chiediamo se sia l'ultima. Sì, è l'ultima perchè è giusto che le cose cambino, è giusto dare dare spazio ad altri": lo dice Fiorello in un'intervista all'ANSA, poco prima della serata finale del 74/mo Festival di Sanremo.
"A chi verrà, consiglio di non buttare via tutto perchè Ama ha tracciato una via nuova dal punto di vista musicale. Ha avvicinato i giovani al Festival con dati che mi hanno sorpreso. E' un merito che va riconosciuto ad Amadeus. Chi farà il prossimo anno Sanremo - aggiunge Fiorello - potrebbe seguire questa strada e poi fare un altro Festival a sua immagine e somiglianza, in bocca al lupo!". Poco prima, in conferenza stampa aveva fatto una battuta sugli ascolti e sul caso John Travolta: "È successo poco in questa edizione del Festival e ci siamo aggrappati a quella cosa lì. Ma ascoltando i dati sono impressionato: se il risultato è questo, il ballo del qua qua lo rifarei volentieri", aveva esclamato con la consueta ironia. Dopo decenni di legame controverso con Sanremo, tanto da avere il magone ogni volta all'arrivo in città, Fiorello si sente pacificato con se stesso. Qui gli arrivò la telefonata della prematura morte del padre, ma anche il palco dell'Ariston negli anni gli ha procurato una terribile ansia da prestazione. Sarà l'esperienza, sarà l'età, sarà la vicinanza della moglie Susanna e delle figlie Olivia e Angelica (che sarannno in teatro per la finale), "la ritrosia" è battuta.
"Sanremo rappresenta un ricordo familiare spiacevole e una manifestazione così importante e grande da suscitarmi sempre ansia a livelli patologici" ma stavolta è stato diverso, spiega lo showman. "Solo grazie alla fortissima amicizia tra me e Amadeus", sono stati possibili questi cinque anni consecutivi di pieno coinvolgimento nel Festival di cui uno, indimenticabile, senza pubblico, in piena pandemia, la scorsa edizione con Viva Rai2! 'in smart working' da Roma e questa ultima in presenza con una puntata all'alba e altre quattro a notte fonda. Ora la stanchezza si fa sentire ed è difficile fare progetti con lucidità. "Nel mio ruolo però basta. Amadeus - spiega Fiorello - potrebbe anche rifare il Festival tra due anni ma nel mio ruolo di intrattenitore non posso, sarebbe ripetitivo. Cinque anni sono stati tanti, c'è bisogno di altro". Nessun passaggio a Discovery o La 7 in vista per lui. "Se devo fare cose in tv le faccio in Rai, in questo momento, fino a che ci sarà Viva Rai2! Dopo credo che verrà per me un periodo di totale riposo", spiega Fiorello precisando che le voci su un suo possibile passaggio a La7 o a Discovery sul Nove nascono da "battute tra amici, come Andrea Salerno (direttore La7 ndr). Ogni tanto - spiega lo showman - ridiamo e scherziamo". Con questo quinto Festival consecutivo con Amadeus, aggiunge Fiorello, "ho vinto la mia ritrosia verso Sanremo ma ora basta. Voglio godermi Viva Rai2! perchè mi sta dando tante soddisfazioni." Per quanto riguarda la trasmissione con Fiorello e Amadeus in stile 'Attenti a quei due', tanto desiderata dall'Ad della Rai Roberto Sergio, Fiorello non si pronuncia. E il varietà di prima serata? Memorabili quelli realizzati con Bibi Ballandi che lo portò al varietà in Rai e gli regalò una nuova vita artistica dopo il boom del Karaoke e tutti gli anni a Mediaset. Proprio al suo produttore, Rosario rivolge un ricordo commosso e una dedica particolare di gratutudine da Sanremo. "Quando sarà svanita stanchezza di questi giorni vedremo se rifarò quel varietà serale. In estate. Al mare, è lì - conclude - che vengono le idee".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA