A Sanremo era gia' stato nel 2001, ospite del festival di Raffaella Carra' con la sua band rock 30 Odd Foot of Grunts, sull'onda del successo del film Il Gladiatore, che gli e' valso l'Oscar come miglior attore protagonista. Ora Russell Crowe torna all'Ariston, nella serata di giovedi' 8 febbraio, con la band Indoor Garden Party di cui e' voce e chitarra e con cui si e' esibito lo scorso giugno anche in Italia. L'annuncio di Amadeus arriva di buon mattino, in videochiamata con Fiorello per il ritorno in onda di Viva Rai2!: "Crowe verra' a suonare, sapete che e' molto amato nel mondo per il blues. Sta girando un film in Australia: pensate, finisce di girare il 6 febbraio, il 7 viene a Sanremo e l'8 e' in onda su Rai1". "E tutto a sue spese! Ti pare che Roberto Sergio spende per Crowe?", gli fa eco lo showman. Lo stesso attore reinventatosi rocker, che nelle scorse settimane aveva rivelato il suo sogno di calcare di nuovo il palco dell'Ariston, conferma in un videomessaggio: "Ciao Amadeus, ciao Fiore, sono felicissimo dell'invito al festival, non vedo l'ora di raggiungervi. Ho scoperto di essere di origini italiane, di Ascoli Piceno, c'e' un legame di sangue. Ciao Italia, al mio segnale scatenate l'inferno", conclude Crowe citando l'epica battuta del kolossal di Ridley Scott. Sessant'anni il prossimo 7 aprile, l'interprete di A Beautiful Mind e Master & Commander ha sempre coltivato la passione per la musica: da ragazzo ha fatto il deejay "per non essere contabile", aveva raccontato proprio a Sanremo, ha registrato a sedici anni il primo singolo I Want to Be Like Marlon Brando con lo pseudonimo Ross Le Roq, poi ha iniziato a suonare con i Thirty Odd Foot of Grunts prima di abbracciare gli Indoor Garden Party. Intanto ha diretto il suo secondo film, Poker Face, ha vestito i panni di padre Gabriele Amorth ne L'esorcista del Papa, si e' visto in Kraven - Il cacciatore di J.C. Chandor, mentre non sara' nel sequel del Gladiatore.
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