"È stata una grandissima emozione:
appena abbiamo messo piede in pedana è come se 27 anni si
fossero annullati in una frazione di secondo", dice Alessandra
Drusian. "Si è rotto un incantesimo", sorride accanto a lei
Fabio Ricci. I Jalisse sono tornati sul palco dell'Ariston a 27
anni dalla vittoria con Fiumi di parole, complice Fiorello.
"Siamo rimasti rinchiusi in una stanza d'albergo perché lui
voleva così, non abbiamo fatto neanche le prove ieri, ci siamo
affidati alla professionalità dei maestri", spiega Alessandra.
"E dei tecnici che hanno fatto il sound check per noi", aggiunge
Fabio.
"Il mestiere dell'artista è fatto così: non si va mai sempre
in sesta marcia, a volte si rallenta a volte si accelera, ci
sono momenti down e up. Ma ieri è stato un grande momento,
presentati da Fiorello e Amadeus, diretti da due maestri
(Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio, ndr) che sono
l'eccellenza in Italia, non potevamo volere di più", sottolinea
ancora Alessandra.
Li aspetta un progetto live la prossima estate, con date
anche all'estero, e "il lavoro sul nuovo album". Dopo tanti
tentativi andati a vuoto, proveranno a tornare in gara? La
risposta è in coro: "certo".
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