"Non ho tempo di emozionarmi, non
ci penso neanche". A due giorni dall'inizio del festival di
Sanremo, Amadeus racconta le emozioni della vigilia della sua
quinta direzione artistica a Mara Venier, a Domenica In, in
collegamento dall'Ariston.
"Qui a Sanremo c'è già tanta gente da tutta Italia. Questo mi
riempie di gioia: sarà una festa. E io sono felice perché sono
circondato da tanti amici". Mentre Amadeus si confida irrompono
Fiorello, travestito da Batman, e Fabrizio Biggio nei panni di
Wonder Trans.
"In quattro anni ci sono stati tanti momenti particolari -
dice Ama -, ad esempio quando rivedo le immagini del 2021 con
l'Ariston vuoto non posso non ringraziare ogni singola persona
che è salita su quel palco. Quattro anni che non si possono
dimenticare".
Di certo, ammette Amadeus, non si aspettava tutto quello che
è venuto dal 2020 in poi. "Al primo festival ho pensato che
avessero chiamato me perché non avevano trovato nessun altro e
l'ho fatto con la spensieratezza di chi è convinto che non ce ne
sarebbe stato un secondo. Questo atteggiamento mi ha permesso di
fare un festival in libertà. Se doveva essere uno solo, almeno
sarebbe stato come piaceva a me". Da uno si è passati a cinque.
"E, con l'entusiasmo di un bambino, ho portato avanti il mio
desiderio di cambiamento, di portare il festival tra i giovani".
Con il supporto della sua famiaglia: "Giovanna è una consigliera
fondamentale, e mio figlio Josè, che ha 15 anni, mi fa conoscere
tanti artisti incredibili. Molti sono a Sanremo perché me li ha
fatti conoscere lui".
E poi ha concluso: "io mi sento come un ragazzino che sognava
di giocare a pallone e si ritrova a giocare la finale di
Champions League".
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