"Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua Parola". Dal policlinico Agostino Gemelli dove è ricoverato da venerdì 14 febbraio, papa Francesco fa arrivare al mondo il suo testo per la catechesi dell'udienza generale del mercoledì che non si è tenuta oggi date le sue condizioni di salute critiche. Francesco, come ha fatto in questo lungo ricovero tanto per l'udienza del mercoledì quanto per i due Angelus finora saltati, fa comunque arrivare le sue meditazioni, frutto di un lavoro senz'altro precedente ma che poi, in questa degenza particolarmente blindata, rivede e lima fino all'ultimo.
Francesco medita sul Vangelo di Luca, pronunciato da Simeone.
"Il vecchio Simeone vede la morte non come la fine, ma come compimento, come pienezza - riporta il testo -, la attende come 'sorella' che non annienta ma introduce nella vita vera che egli ha già pregustato e in cui crede". Si tratta di "un testo preparato precedentemente" tiene a sottolineare il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni, diffondendolo ai giornalisti e ricordando che il ciclo di catechesi è dedicato all'infanzia Ieri nel messaggio diffuso per la Quaresima ancora il tema della morte come resurrezione.
"La morte è stata trasformata in vittoria e qui sta la fede e la grande speranza dei cristiani: nella risurrezione di Cristo", scrive Papa Francesco nel messaggio preparato prima del ricovero e che infatti è datato 6 febbraio. Un invito ancora ad immedesimarsi nei migranti in questo periodo di penitenza.
Infine un appello alla Chiesa: "camminare insieme" evitando "la tentazione di arroccarci nella nostra autoreferenzialità".
Oggi poi è arrivata anche l'istituzione in data 11 febbraio 2025, e quindi prima del ricovero al Gemelli ma comunicata oggi, della Commissio de donationibus pro Sancta Sede, una Commissione il cui compito specifico sarà quello di "incentivare le donazioni con apposite campagne presso i fedeli, le Conferenze Episcopali e altri potenziali benefattori, sottolineandone l'importanza per la Missione e per le opere caritative della Sede Apostolica". La Commissione inoltre si occupa di "reperire finanziamenti da volenterosi donatori per specifici progetti presentati dalle Istituzioni della Curia Romana e dal Governatorato dello Stato Città del Vaticano".
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