Per contrastare i trafficanti di
opere d'arte trafugate, la cui vendita si svolge anche molto
spesso anche on line, i carabinieri oltre ad operare sotto
copertura stanno utilizzando anche dei 'siti civetta'. Lo ha
detto il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, generale
di Corpo d'Armata Salvatore Luongo intervenendo all'appuntamento
di "Dialoghi in prefettura", il ciclo di incontri su varie
tematiche che è stato promosso dal prefetto di Napoli, Michele
di Bari.
L'obiettivo, ha spiegato ancora Luongo, è quello di
"ostacolare la compravendita illegale di beni culturali sul
web" . E moltissimi dei sequestri, negli ultimi tempi, ha
precisato ancora "sono stati eseguiti con questa modalità".
Risultati che sono il frutto di "una serie di sintonie.
Abbiamo cercato di mettere in campo, nonostante le difficoltà,
l'intelligenza artificiale innestandola sulla banca dati dei
beni culturali illecitamente sottratti". Il Comando Carabinieri
Tutela Patrimonio Culturale ha 8 milioni di dati inseriti ed
"abbiamo un caveau dove sono ancora custoditi per ora i beni
sequestrati che devono essere soggetti ad ulteriori verifiche".
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