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Colombia, i militanti dell'Eln non indietreggiano nel Catatumbo

Colombia, i militanti dell'Eln non indietreggiano nel Catatumbo

Annuncio dei guerriglieri, 'la guerra di liberazione continua'

BOGOTÀ, 24 gennaio 2025, 16:28

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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In Colombia i miliziani dell'Esercito di liberazione nazionale (Eln) continueranno la "guerra di liberazione" portata avanti dalla scorsa settimana contro i dissidenti delle disciolte Forze armate rivoluzionarie di Colombia (Farc) con cui sono in disputa per il controllo del fiorente business del traffico internazionale di cocaina nella regione del Catatumbo.
    In un video diffuso sui social network i guerriglieri confermano la cattura di decine di 'nemici' confermando i rastrellamenti e le esecuzioni mirate denunciate dalle autorità e testimoni che hanno generato il panico tra la popolazione residente e spingendo almeno 40mila persone ad allontanarsi dalle aree teatro del conflitto, aprendo una crisi umanitaria.
    L'istituto di medicina legale ha recuperato i corpi di 41 delle almeno 80 vittime stimate.
    Secondo il portavoce del gruppo armato, "il Catatumbo è vittima dell'abbandono da parte dello Stato" e del "fallito processo di pace con le disciolte Farc, che ha facilitato il riarmo di molti ex combattenti oggi riuniti nel cosiddetto Fronte 33 la cui degradazione ci obbliga ad affrontarli".
    I guerriglieri hanno ribadito che "l'unico obiettivo" delle loro "azioni" erano i membri della dissidenza, "le loro milizie e la loro struttura economica", e non "la popolazione non combattente. Per questo chiedono al governo di realizzare un corridoio umanitario e "costituire una commissione con cui l'Eln possa dialogare per concordare protocolli che facilitino l'assistenza" ai cittadini in fuga e "il ripristino della vita sociale e comunitaria interrotta dallo scontro in alcune zone".
   
   

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