Le autorità della Bolivia hanno
fissato la data delle elezioni generali per il 17 agosto 2025.
Nel corso delle consultazioni i cittadini boliviani sceglieranno
un nuovo presidente e il suo vice, oltre che rinnovare il
parlamento, composto da 130 deputati, 36 senatori e nove
rappresentanti sovranazionali. Lo ha comunicato il presidente
del Tribunale supremo elettorale (Tse) Oscar Hassenteufel,
assicurando che "la data immutabile" è stata scelta nel corso
della riunione dei membri dell'organismo elettorale che si è
tenuta nella città di Santa Cruz.
Il ballottaggio presidenziale si svolgerà il 19 ottobre
qualora nessuno dei candidati ottenga al primo turno il 50% +1
delle preferenze o un vantaggio superiore al 10% sul secondo
classificato. La convocazione ufficiale è prevista per aprile.
I cittadini si recheranno alle urne in un clima di profonda
incertezza a causa della peggiore crisi economica degli ultimi
40 anni. La mancanza di riserve in dollari rende impossibile
l'importazione di carburante e i sussidi per contenere il prezzo
di diesel e benzina ha prosciugato le casse dello stato, con la
valuta nazionale in forte svalutazione. La mancanza di
carburanti influisce sulla produzione agricola che potrebbe a
sua volta condizionare la sicurezza alimentare nei prossimi
mesi. L'inflazione dovrebbe chiudere il 2024 poco sotto il 10%,
dopo aver registrato a novembre un +8,82%.
La Bolivia è inoltre travolta dagli effetti negativi della
faida interna al Movimento al Socialismo (Mas) - al governo
ininterrottamente da 18 anni - che vede contrapposti il
presidente in carica Luis Arce e il suo predecessore e 'padre
politico', Evo Morales. Anche le forze di opposizione,
nonostante gli annunciati tentativi di unire forze costituendo
un fronte comune contro la sinistra, sembrano ancora divise.
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