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Oppositore, 'uscirò morto dall'ambasciata argentina a Caracas'

Oppositore, 'uscirò morto dall'ambasciata argentina a Caracas'

Omar Gonzalez, rifugiato nella sede diplomatica, non si arrende

CARACAS, 24 gennaio 2025, 23:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Uno dei cinque leader oppositori venezuelani richiedenti asilo dell'ambasciata argentina a Caracas, l'ex governatore dello stato di Bolívar (1989-1990) e giornalista, il 75enne Omar González che ha denunciato di non ricevere più i farmaci salvavita di cui ha bisogno per il cuore, ha escluso di "mettersi a disposizione" della giustizia venezuelana.
    "È completamente escluso, perché la nostra unica azione è stata quella di cercare la libertà del Venezuela. Per quanto mi riguarda mi porteranno via morto, non mi arrenderò nelle mani di (Nicolás) Maduro e del suo regime. Questo fa parte del terrorismo che fanno contro di noi", ha denunciato González in un'intervista video al sito venezuelano Alberto News.
    González, accusato come altri 4 di cospirazione dal governo venezuelano, ha ribadito la sua richiesta all'amministrazione di Maduro di concedere i corrispondenti lasciapassare nel quadro del rispetto dell'Accordo di Vienna, confermando che le autorità di Caracas continuano a bloccare l'acquisto dei farmaci salvavita di cui ha bisogno.
    "La comunità nazionale e internazionale deve alzare la voce per il rispetto di un diritto umano" ha poi aggiunto, sottolineando che i 5 hanno chiesto al corpo diplomatico in Venezuela una dichiarazione sull'assedio dell'ambasciata argentina (sono là da oltre 10 mesi e hanno ricevuto l'asilo da Buenos Aires) non ottenendo però risposte. "Anche il Nunzio Apostolico dovrebbe parlare ... il silenzio che hanno mantenuto è stato molto strano", ha concluso.
   

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