Il presidente di Confassociazioni
Angelo Deiana e quello dell'Osservatorio nazionale sulla
fiscalità dello stesso organismo (nonché alla guida dell'Int,
Istituto nazionale tributaristi) Riccardo Alemanno, rivolgono un
appello al governo, "affinché ascolti le richieste delle
associazioni dei tributaristi Confiti, Int e Uniti, aderenti
alla Confederazione, circa la richiesta di proroga per
l'adesione al concordato preventivo biennale, anche in virtù
della possibilità di aderire al ravvedimento speciale, che a
tutt'oggi è ancora oggetto di modifiche normative". Lo si legge
in una nota.
Le associazioni professionali, si evidenzia, "nei giorni scorsi
hanno richiesto la proroga al 30 novembre per le recenti
modifiche normative e i conseguenti tempi troppo stretti per
fare valutazioni oggettive e soggettive circa il concordato per
gli anni 2024 e 2025, nonché l'adesione alla sanatoria per gli
anni che vanno dal 2018 al 2022".
Con questa premessa, si sottolinea, "gli esponenti di
Confassociazioni chiedono, almeno, un rinvio di almeno due
settimane al 15 novembre, ciò non dovrebbe incidere sulla
raccolta dei dati necessari per l'obiettivo di riduzione della
pressione fiscale. Alemanno ha sottolineato: "A pochi giorni
dalla scadenza il diniego delle Istituzioni sul rinvio dei
termini di scadenza per l'adesione al concordato preventivo
biennale è preoccupante, non solo perché tale scelta deve essere
ponderata e il contribuente deve poterla fare senza assilli e
pressioni, ma anche perché rischia di trasformarsi in un
'boomerang' e di non far raggiungere gli obiettivi prefissati".
Per Deiana l'Esecutivo "dovrebbe accogliere le richieste delle
associazioni dei tributaristi e delle varie rappresentanze anche
delle altre categorie poiché la figura dell'intermediario
fiscale abilitato è centrale per un corretto rapporto tra il
fisco e contribuente. Se non si permette a questi professionisti
di svolgere nei giusti tempi la propria attività si rischia non
solo di non raggiungere gli obiettivi prefissati con il nuovo
istituto concordatario, ma di fornire un segnale fortemente
negativo", termina la nota.
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