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Droga e furti in casa reati creano allarme sociale in Umbria

Droga e furti in casa reati creano allarme sociale in Umbria

Il quadro della criminalità nella relazione del pg Sottani

PERUGIA, 25 gennaio 2025, 13:37

Redazione ANSA

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Ha ribadito che i reati che creano maggiore allarme sociale in Umbria "continuano ad essere quelli legati al traffico di stupefacenti e ai furti in appartamento" il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani durante la cerimonia per l'inaugurazione dell'anno giudiziario.
    "Preoccupante il notevole aumento, in tutto il distretto, dei reati contro la persona, con recenti episodi di notevole gravità" ha aggiunto.
    Sottani ha poi parlato di incremento di casi di violenza alle persone ed alle cose all'interno degli istituti penitenziari e ha ricordato che in quello di Terni nel corso di un interrogatorio è stata tentata una "violenta inaudita aggressione ad una giudice del locale Tribunale". "Su quest'ultimo aspetto - ha proseguito - corre l'obbligo di segnalare specifiche inquietanti minacce, non solo anonime, rivolte a singoli magistrati di questo distretto".
    Il procuratore generale ha rilevato anche il "vertiginoso aumento" dei reati informatici "che rappresentano la nuova frontiera per la commissione di delitti".
    "Particolare attenzione - ha detto - è stata prestata per i reati che colpiscono beni collettivi, come quelli contro l'ambiente, ed in materia di lavoro, sia in tema di infortunistica che sull'intermediazione illecita ed il caporalato.
    Tendenzialmente stabile il dato sui casi di omicidio stradale.
    Per quanto riguarda i reati da 'codice rosso', l'impegno organizzativo degli uffici requirenti è stato totale, ma troppe volte gravato da adempimenti meramente burocratici ed inutilmente defatigatori. Nonostante la massima attenzione, in Umbria si è registrato il triste primato del primo caso nazionale di femminicidio nel 2025.
    Questo conferma la necessità di proseguire con strumenti ulteriori rispetto a quelli processuali, quali la coinvolgente attività dell'Osservatorio sul linguaggio dei provvedimenti giudiziali per eliminare la cultura maschilista e sessista dalle aule giudiziarie, e la creazione di una rete istituzionale di immediata assistenza alle donne, vittime di violenza domestica o di genere".
    "Alla doverosa risposta repressiva della criminalità minorile, che registra un inquietante aumento di gravi episodi delittuosi, devono affiancarsi sempre e comunque processi di supporto psicologico, in quanto si tratta di soggetti non ancora maggiorenni con una personalità in continua formazione, e di integrazione, specificamente per i cittadini italiani di seconda generazione" ha detto Sottani. Secondo il quale "appare meritoria la partecipazione educativa dei magistrati negli istituti scolastici regionali, per diffondere la cultura della legalità, che passa anche attraverso un uso consapevole dei social".
   

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