(ANSA) - NAPOLI, 15 MAR - Sarà una sfida di respiro
internazionale la seconda edizione del contest "Mille&UnBabà",
che si svolgerà a Napoli il 20 marzo presso il Renaissance
Naples Hotel Mediterraneo.
A contendersi il titolo per il miglior Babà contemporaneo,
accanto ai maestri pasticceri italiani, scenderà in campo anche
un maître pâtissier francese.
L'evoluzione del Babà si intreccia alla storia e alle tradizioni
di Polonia, Francia e Italia: nato dall'elaborazione di un dolce
originario della Polonia (babka ponczowa), fu portato dal re
Stanislao Leszczyński alla corte del suocero, il re di Francia
Luigi XV. Presso la corte francese assunse la tipica forma "a
fungo" per iniziativa del celebre pasticcere Nicolas Stohrer,
giunto a Parigi proprio al seguito di Maria Leszczyńska.
La sorella di Maria Antonietta, Maria Carolina d'Austria, moglie
del re di Napoli Ferdinando IV di Borbone, portò questo dolce
dall'aspetto "esotico" nel Regno delle Due Sicilie dove riscosse
subito un enorme successo.
Tanto che a Napoli, da sempre crocevia di mode, culture e stili,
il babà andò incontro a una diffusione capillare, fino a
diventare uno dei simboli della pasticceria partenopea.
"Affiancare i grandi nomi della pasticceria italiana alle
giovani promesse è una missione che perseguiamo da anni " spiega
Antimo Caputo, Ad dell'omonimo Mulino, che aggiunge: "Le giurie
dei nostri contest sono sempre di altissimo livello e il
contributo dei giurati è fondamentale per stimolare le nuove
leve ad alzare costantemente l'asticella. D'altra parte, questi
concorsi offrono l'occasione di rivedere le ricette
tradizionali, dando loro un taglio più moderno e adeguandole
alle nuove esigenze nutrizionali nonché ai cambiamenti del
gusto. Ci piace focalizzare l'attenzione sui dolci della
tradizione rivisitati in chiave contemporanea e, sinceramente,
le proposte sono sempre molto interessanti".
Chi sono i pasticceri che, quest'anno, si sfideranno per il
riconoscimento del miglior Babà contemporaneo?
Eccoli: il toscano Luca Borgioli, della "Pasticceria Gabardina"
di Montemurlo, in provincia di Prato; la vicentina Beatrice
Busatta della pasticceria "Babu dolce e salato"; Guglielmo
Cavezza, titolare della pasticceria "Mommy Cafè" di Cicciano, in
provincia di Napoli; il francese Jean Christiansen, del bistrot
"Le Carré Français" di Roma; Giuseppe Cristofaro della
pasticceria "Barbato" di Frattaminore; Roberto Maturo de "La
Dolce Sosta" di Cusano Mutri, in provincia di Benevento;
Alessia Rosellino di Pompei, in forza presso la pasticceria
"Dulcis in Pompei"; Fabio Scozzafava, esperto di panificazione
e pasticceria senza glutine presso il "Ristorante Felice" di
Lucca e Maria Varone, Pastry Chef dell'"Hilton Sorrento Palace".
A giudicarli saranno: Antimo Caputo, AD dello storico Mulino
napoletano; Sal De Riso, presidente dell'AMPI, la prestigiosa
accademia che riunisce i migliori pasticceri d'Italia; Salvatore
Capparelli, titolare dell'omonima pasticceria nel centro storico
di Napoli, considerato, in città, uno dei maestri di questa
specialità; il veneto Carlo Pozza, uno dei membri fondatori
dell' Accademia Maestri Pasticceri Italiani e creatore, assieme
ad altri colleghi berici, del dolce simbolo vicentino: La Gata e
Sabatino Sirica, vero e proprio patriarca della pasticceria
partenopea. (ANSA).