(ANSA) - NAPOLI, 30 MAG - "Abbiamo il costo dello smaltimento
del secco indifferenziato più alto d'Italia: 60 milioni di euro
l'anno perché in parte è trattato negli Stir per poi andare nel
termovalorizzatore di Acerra ma in parte ancora oggi è portato
fuori. E la frazione umida costa tra i 150 e i 170 euro a
tonnellata perché non abbiamo impianti". E' la fotografia
riferita dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso del
suo intervento in aula sull'aumento della tariffa Tari.
Affrontando il tema della raccolta differenziata, il sindaco
ha ricordato che negli ultimi dieci anni il valore medio è stato
del 35 per cento "il più basso della Campania dove la media è
del 60 per cento". Obiettivo dell'amministrazione è arrivare al
50 per cento che significherebbe "aumentare la percentuale di
popolazione coinvolta e la qualità della differenziata". "Avendo
impianti nostri e anche impianti di trattamento della materia
seconda, che oggi diamo all'esterno - ha proseguito Manfredi -
potremmo aumentare in modo significativo l'equilibrio
finanziario dell'azienda Asia e della città".
Il sindaco ha rivendicato con forza il lavoro svolto nel
corso del primo anno e mezzo di consiliatura: con il bando e lo
svolgimento "del primo concorso pubblico in Asia", la ripresa
dello spazzamento, le operazioni di lavaggio dei cassonetti e il
miglioramento "malgrado l'incremento turistico" della raccolta e
dello spazzamento nel Centro storico dove in virtù della forte
presenza di turisti la popolazione 'reale' registra un
incremento del 30 per cento. Sul fronte dei mezzi in dotazione
ad Asia, Manfredi ha riferito che entro il 2025 avrà una
dotazione di 153 mezzi, tra cui 20 spazzatrici che "arriveranno
subito", e in tre anni saranno assunte oltre 500 persone con la
riduzione del lavoro interinale e delle esternalizzazioni. Il
sindaco, nel sottolineare che "ci sono ancora periferie che
soffrono", ha richiamato tutti "alla collaborazione perché,
accanto a tanti cittadini che rispettano le regole, ce ne sono
altri che non fanno la differenziata e non conferiscono negli
orari giusti così come anche accade con gli esercizi commerciali
e dunque sono necessarie collaborazione e un controllo rigoroso
rispetto al conferimento". (ANSA).