(ANSA) - NAPOLI, 23 MAR - E' l'Istituto della Valle d'Aosta
con L'Ecole Hotellerie a salire sul podio e portare a casa il
titolo miglior "Scialatiello" ai saperi nel concorso
enogastronomico ospitato all'istituto San Paolo di Sorrento.
Secondo si è classificato l'Istituto Gioberti di Roma e il
Cesare Rits di Bolzano. Un trionfo di sapori e colori ha
caratterizzato la quarta edizione del concorso di cucina «A
tavola con lo scialatiello di Enrico Cosentino tra tradizione e
innovazione» riservato agli studenti degli istituti alberghieri
e dell'enogastronomia, ospitato all'Istituto San Paolo di
Sorrento. Una passerella d'eccezione per verdi talenti ai
fornelli della cucina italiana, con la partecipazione di degli
studenti degli istituti Turi di Matera, Gioberti di Roma,
Ferrari di Battipaglia, Wojtyla di Catania, Giolitti di Torino,
Farnese di Caprarola, De Medici di Ottaviano, Cesare Rits di
Bolzano, L'Ecole Hotellerie Valle d'Aosta e Wojtyla di
Castrovillari. La giuria, presieduta dalla ds del San Paolo, Lia
Mascolo, composta da Enrico Cosentino, chef e patrocinatore del
concorso; da Giuseppe Aversa, chef e patron del Ristorante
stellato "Il Buco" di Sorrento; dal giornalista Antonino
Siniscalchi; da Alfredo Irollo, dirigente settore sanitario
AslNa3Sud e dallo chef stellato Lino Scarallo, allievo di Enrico
Cosentino. Alla cerimonia di premiazione, coordinata da Antonino
Siniscalchi, dopo i saluti della ds Lia Mascolo, sono
intervenuti il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, l'assessore
regionale alla Pubblica istruzione, Lucia Fortini, il presidente
di Federalberghi Campania, Costanzo Iaccarino, il consigliere
della Fondazione Sorrento, Adolfo Acampora e, ovviamente, lo
chef Enrico Cosentino, ideatore dello storico scialatiello,
ricordando l'idea ispiratrice del famoso formato di pasta
fresca. La serata conclusa dalla cena di gala curata dallo staff
del San Paolo.
Gli studenti partecipanti, due per ogni istituto, hanno
preparato e presentato il loro piatto reinterpretando gli
scialatielli abbinandoli a prodotti stagionali tipici della
propria regione. Gli scialatielli furono preparati, percla prima
vokta, dallo chef Enrico Cosentino nel 1976. Il nome ispirato da
due parole della lingua napoletana "scialare" (godere) e
"tiella" (padella). «Con questa edizione del concorso - spiega
la dirigente del San Paolo, Amalia Mascolo - abbiamo contribuito
in maniera concreta ad alimentare il confronto tra gli studenti
sulle innovazioni nel rispetto delle tradizioni enogastronomiche
degli istituti di provenienza. Una opportunità di crescita anche
per i nostri allievi che in questa circostanza saranno
spettatori attenti di un confronto che si preannuncia
particolarmente stimolante per il tema proposto dal concorso».
Sull'importanza dell'iniziativa per la crescita professionale
dei giovani si sono soffermati anche il sindaco Massimo Coppola
e l'assessore regionale Lucia Fortini, mentre Costanzo Iaccarino
ha evidenziato il ruolo della scuola per fornire al settore del
turismo nuove risorse per gli organici di alberghi e ristoranti.
Regista discreto, sempre attento ai dettagli dell'organizzazione
della manifestazione, il docente Alessio Imperiale, con lo staff
dei colleghi del San Paolo, che hanno anche realizzato un
happening per gli ospiti con la pizza servita nel giardino della
scuola dagli studenti e preparata dai docenti Vincenzo Cioffi e
Danilo Di Vuolo. (ANSA).