(ANSA) - NAPOLI, 11 MAR - L' ultimo episodio e' quello di un
medico di famiglia di Giugliano in provincia di Napoli, preso a
calci e pugni da un paziente per un certificato medico. Sette
giorni fa un ginecologo aggredito e ferito nel Policlinico della
Seconda Università di Napoli dai parenti di un neonato che aveva
avuto una crisi respiratoria. Oggi l'Ordine dei Medici Chirurghi
ed Odontoiatri di Napoli e provincia ha promosso un incontro per
dire 'basta' alle violenze contro i camici bianchi con la
partecipazione delle scuole e della Prefettura.
"Chiediamo una tutela del medico e di tutti gli operatori
sanitari che deve essere sempre piu' forte" ha detto il
presidente dell' Ordine dei Medici di Napoli Bruno Zuccarelli.
"Sette medici si dimettono ogni giorno dal Servizio Sanitario
Nazionale: tra poco non ci saranno piu' medici ne' infermieri. I
cittadini lo devono sapere. Quindi, occorre un processo di
repressione e di controllo ma anche un processo formativo. L'
incontro con le scuole e' utile per partire dal basso ed educare
i giovani a cercare non di rispettare il proprio medico ma di
prendersi cura del proprio medico. Cosi' come il medico si
prende cura dei cittadini".
Tra i relatori il vice presidente del Senato Maria Domenica
Castellone (M5s): "I numeri aggiornati sono quelli riportati
dall' ultimo rapporto Inail di ieri: 1.600 aggressioni al
personale sanitario. Aggressioni che spesso si concentrano nei
Pronto Soccorso o verso gli operatori del 118. Molto e' stato
fatto in questi anni perche' noi nel 2020 abbiamo approvato una
legge contro le aggressioni al personale sanitario e, grazie a
un emendamento che all' epoca era a mia firma, abbiamo fatto in
modo che ci fosse la procedibilita' d' ufficio perché succede
spesso che il personale sanitario aggredito neppure denunci le
violenze. Molto bisogna fare sulla sensibilizzazione dei
cittadini che negli operatori sanitari devono vedere un presidio
di legalita'".
La Castellone ha aggiunto: "Moltissimo bisogna fare anche per
gli investimenti in sanita' perche' e' chiaro che il fenomeno
delle aggressioni e' la punta di un iceberg che vede un
definanziamento costante del Ssn, la carenza di personale, le
liste di attesa lunghissime e che spesso generano rabbia che
sfocia in fenomeni che vanno condannati".
Il direttore dell' Ufficio scolastico regionale Ettore Acerra
ha detto: "Crediamo molto nella collaborazione con tutti i
soggetti che lavorano con noi e nel ruolo molto importante del
sistema salute. E' importante essere riusciti a coinvolgere
tanti ragazzi delle scuole napoletane". All' evento presenti gli
studenti di cinque scuole di Napoli: Convitto Nazionale Vittorio
Emanuele, istituto tecnico Fermi e i licei Pansini, Genovesi e
Vico. (ANSA)