(ANSA) - NAPOLI, 21 MAR - Occhi puntati su Napoli per
guardare alle più moderne tecniche della pneumologia
interventistica. All'Ospedale Monaldi di Napoli, giovedì 23 e
venerdì 24 marzo, si terrà l'XI edizione del Congresso nazionale
di pneumologia interventistica, che vede come responsabili
scientifici il dottor Carmine Guarino (direttore dell'UOC di
Broncologia afferente all'Azienda Ospedaliera dei Colli) e il
professor Andrea Bianco (ordinario di Malattie dell'Apparato
Respiratorio dell'Università degli Studi della Campania "Luigi
Vanvitelli").
Sono numeri importanti quelli della UOC di Broncologia: circa
2.000 procedure di broncoscopia l'anno su pazienti provenienti
da Monaldi, Cotugno e CTO e centinaia di procedure di EBUS
annuali secondo le indicazioni del GOM tumori del polmone,
completate anche dalla diagnostica citopatologica con il
patologo in sala endoscopica (Rapid On Site Evaluation).
Il centro si occupa, inoltre, di eseguire interventi di
broncoscopia rigida con trattamenti laser e posizionamento di
protesi tracheali per stenosi benigne e maligne, procedure
disostruttive con argon plasma (APC) e rimozione dei corpi
estranei provenienti in pazienti provenienti dal pronto soccorso
del CTO.
Specialisti da tutta Italia si confronteranno, quest'anno, su
tematiche relative alla diagnosi e alla stadiazione del tumore
del polmone attraverso tecniche avanzate che permettono di
arrivare alle neoplasie attraverso indagini diagnostiche
effettuate in via mininvasiva grazie all'innovazione tecnologica
legata alla broncoscopia (EBUS TBNA, EBUS-b trans esofageo, EBUS
Radiale).
Sotto la lente, visti i dati che si registrano in Campania,
anche le più innovative tecnologie della diagnostica oncologica
per le lesioni polmonari periferiche, tra cui la robotic
assisted bronchoscopy, tecnologia in fase sperimentale che
consente di guidare il broncoscopio attraverso un controller e
una consolle collegata ad un monitor tridimensionale fino al
raggiungimento delle lesioni periferiche, riducendo la necessità
di procedere a biopsie transtoraciche o chirurgiche e, quindi,
diminuendo anche le le possibili complicanze che da esse
derivano.
E ancora, la Cone Beam CT (CBCT) in corso di broncoscopia che
grazie a un fascio conico di raggi X e un detettore piatto,
consente di ottenere immagini tomografiche che garantiscono una
più accurata localizzazione del target al momento della
procedura. La CBCT aumenta la resa diagnostica della
broncoscopia.
Un'intera sessione del congresso sarà dedicata alle nuove
strategie terapeutiche dell'asma grave con le nuove terapie
biologiche, della BPCO e del trattamento endoscopico
dell'enfisema polmonare.
"L'Ospedale Monaldi ha una expertise nella cura delle
patologie polmonari. Una tradizione che si perpetua negli anni e
che noi vogliamo continuare a valorizzare investendo su capitale
umano e su tecnologie sempre più all'avanguardia", il commento
di Anna Iervolino, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera
dei Colli. (ANSA).