(ANSA) - NAPOLI, 11 APR - Torna 'Nola Stop Ictus 2023'
incontro di studi che accende i fari sullo stroke, incidente di
tipo cerebrovascolare il cui esito, in termini di sopravvivenza
del paziente e di conseguenze fisiche, dipende dalla
tempestività del trattamento. L'appuntamento è venerdì 14 aprile
all'auditorium dell'Holiday Inn Hotel, presso il Vulcano Buono
di Nola, in provincia di Napoli, ed è organizzato dall'Unità
operativa clinica di Neurologia del presidio ospedaliero di Nola
- Asl Napoli 3 Sud, diretta da Pasquale Scala. Giunto alla
settima edizione, 'Nola Stop Ictus' è dedicato ai diversi
aspetti clinici e diagnostici della fase acuta dello stroke
ischemico e alle metodologie per l'individuazione delle più
idonee strategie di intervento. Ai lavori, che si apriranno con
i saluti istituzionali del direttore generale dell'ASL Napoli 3
Sud, Giuseppe Russo, del direttore sanitario, Elvira Bianco, e
del direttore sanitario OORR Area Nola - Pollena, Daniela
Schiavone, parteciperanno 40 relatori suddivisi in due sessioni
parallele: una rivolta a neurologi, neuro-radiologi, internisti,
cardiologi e medici delle aree accettazione, urgenza e anestesia
e l'altra a tecnici di neurofisiopatologia, infermieri dell'area
critica e fisioterapisti. Accreditato per un massimo di 80
partecipanti, il corso consentirà di approfondire cosa accade
nel cervello di chi è colpito da ictus con exitus improvviso e
quando e come l'intervento del neurochirurgo può salvare una
vita, con particolare attenzione alle complicanze, alle
interrelazioni con le comorbilità e alla riabilitazione. "Le
patologie cerebrovascolari sono tra le principali cause di morte
e disabilità nel mondo - sottolinea Scala, responsabile
scientifico del corso - la pandemia ha trasformato il lavoro
quotidiano ospedaliero imponendoci percorsi di cura
diversificati per far fronte a nuovi scenari di sofferenza del
paziente e, nel contempo, ci ha reso consapevoli che la sfida
per il nostro sistema assistenziale deve sempre di più essere
efficace per le patologie tempo dipendenti come lo stroke e le
sue complicanze. In attesa dell'attivazione della stroke-unit,
che prevediamo a breve - conclude - grazie al grande lavoro di
squadra tra 118, pronto soccorso, neurostroke e radiologia, nel
presidio ospedaliero nolano è attivo un percorso ictus che ci
consente di intervenire con la rivascolarizzazione farmacologica
e di individuare i pazienti da avviare alla trombectomia presso
hub di riferimento". (ANSA).