(ANSA) - NAPOLI, 14 APR - Il "minuto d'oro" è quello che i
neonatologi chiamati ad assistere a un parto hanno a
disposizione, appena il feto diventa neonato e si affaccia alla
vita. Nel 98% dei casi, tutto fila liscio, un sonoro vagito
annuncia la nascita e il medico svolge le azioni di routine.
Ma se non tutto fila liscio? Occorre intervenire sul filo dei
secondi, compiendo interventi di emergenza appresi grazie a
corsi svolti da specialisti. Duecento pediatri aderenti alla
Simpe (Società italiana medici pediatri) hanno partecipato,
nell'Hotel Hilton di Sorrento (Napoli), a corsi di
aggiornamento, fra cui uno in rianimazione neonatale avanzata,
con utilizzazione di un baby-manichino ad alta fedeltà da 35mila
euro, strutturato in collaborazione con Pediacoop e tenuto dal
dottor Antonio Musolino, direttore della Unità Operativa
Complessa di Pediatria e Neonatologia dell'ospedale di Locri e
Formatore di Rianimazione Neonatale per la Società Italiana di
Neonatologia.
Afferma Musolino: "Molti pediatri che, oggi, si trovano a
dover ammortizzare le carenze di organigramma negli ospedali
italiani, quali 'gettonisti', avendo sempre operato come
pediatri di famiglia, hanno necessariamente bisogno di
approfondire le proprie abilità in ambito neonatologico, per
garantire un'assistenza qualificata. Ciò per assicurare al
neonato le migliori chance di sopravvivenza e di sviluppo
cognitivo". Cosa dovrà fare il medico che interviene in queste
situazioni drammatiche? "Il neonatologo, la cui presenza è
obbligatoria in sala parto, così come previsto dalla normativa
vigente, deve prontamente intervenire, nell'arco di una manciata
di secondi - dice Musolino - con le manovre di rianimazione
neonatale, quali ventilazione con pallone e ossigeno;
compressioni toraciche; somministrazione di farmaci (ad esempio,
adrenalina), pregando che tutto fili liscio. Un angelo custode
dai nervi saldi spero vegli su di noi". Su quanti bambini è
necessario intervenire? Sostiene l'esperto: "Considerando che
ogni anno, in Italia, nascono circa 400mila bambini e che il 5%
di questi presenta problematiche che rendono necessari
interventi rianimatori, almeno 20mila richiedono l'intervento
dei neonatologi. Il consiglio ai genitori è di prevedere sempre
un parto in ospedale, assicurandosi della presenza in reparto di
un pediatra formato nella rianimazione neonatale". (ANSA).