(ANSA) - NAPOLI, 28 APR - Il Cardarelli ha attivato per la
prima volta percorsi strutturati per la terapia del dolore
all'interno dei reparti, implementando il percorso organizzativo
che, seguendo le linee guida ministeriali, lo porterà ad essere
un "ospedale senza dolore" al pari di altri grandi ospedali
italiani. Si tratta di una procedura organizzativa nuova
destinata a tutti i reparti dell'ospedale che permette di
condividere pratiche e procedure specifiche in materia di
analgesia, avvalendosi delle competenze del reparto di
Rianimazione del Dipartimento di Emergenza dell'ospedale.
Parallelamente a tale percorso l'ospedale ha attivato un
ambulatorio di terapia del dolore che, già in questa prima fase
di attività, garantisce oltre 200 visite al mese. La struttura
può contare su due anestesisti responsabili del servizio, su
personale infermieristico dedicato e su venti medici del reparto
di Rianimazione del Dipartimento di Emergenza. L'ambulatorio per
il trattamento del dolore seguirà sia i pazienti affetti da
dolore cronico dimessi dall'ospedale che quelli che accedono
dall'esterno mediante prenotazione al CUP su prescrizione del
medico di famiglia. Dice Antonio d'Amore, Direttore Generale
dell'AORN Cardarelli "Abbiamo ritenuto fondamentale avviare un
percorso organizzativo che permetta un trattamento uniforme del
dolore all'interno dei diversi reparti per garantire a tutti i
pazienti gli stessi standard di cura. L'integrazione di tale
attività con l'allestimento di un ambulatorio dedicato al
trattamento del dolore permetterà di garantire continuità
terapeutica ai nostri pazienti ed assicurare nuove opportunità
di assistenza a quanti verranno dall'esterno."
Attualmente l'equipe del Cardarelli per la Terapia del Dolore,
oltre ad utilizzare protocolli farmacologici specifici, utilizza
trattamenti microinvasivi per il dolore cronico quali
stimolazioni elettriche percutanee e transdermiche.
Dice Maria Giovanna De Cristofaro, Direttore dell'UOC
Rianimazione DEA: "Il percorso "Ospedale senza dolore" ci
permette di standardizzare il trattamento analgesico, omologando
le terapie e le procedure. Per prima cosa abbiamo ampliato la
sezione della cartella clinica informatizzata dedicata al
dolore, integrandola con tutte le scale di rilevazione e con le
informazioni cliniche necessarie al trattamento antalgico,
indipendentemente dalla patologia specifica.
Ovviamente il dolore nel Cardarelli è già trattato in tutti i
reparti soprattutto nei pazienti oncologici, traumatizzati, e in
quanti sono in fase post-operatoria. Ciò che stiamo facendo ora
è dare la massima attenzione alla rilevazione dei primi sintomi
dolorosi, inquadrarli nella loro caratteristica, dare loro la
giusta terapia - sia essa farmacologica o miniinvasiva - e
contiamo, condividendolo con tutti i colleghi specialisti
coinvolti, di arrivare in tempi rapidi a uno specifico
protocollo diagnostico-terapeutico aziendale." (ANSA).