Dopo la riunione di stamane alla struttura Secondigliano gli psichiatri napoletani, sotto choc per le minacce alla loro collega, parteciperanno domani a Roma al tavolo di lavoro promosso con le istituzioni per rimettere la salute mentale al centro dell'agenda politica del Paese.
I dipartimenti di Salute mentale di tutta Italia si riuniscono per trovare soluzioni a problemi non più procrastinabili dopo il terribile omicidio di Barbara Capovani in Toscana e quando accaduto a Napoli.
L'evento romano organizzato dal coordinamento nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Salute Mentale italiani e da Motore Sanità (con il contributo non condizionato di Angelini Pharma, Otsuka, Janssen Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson), in programma presso l'Hotel Nazionale (Sala Capranichetta), vuole aprire il dialogo tra psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e medici delle dipendenze, i rappresentanti delle Società scientifiche, delle categorie professionali e degli altri ambiti sanitari dell'emergenza. In Italia, specialmente dopo la pandemia, nonostante cresca continuamente il numero delle persone che presentano un disturbo mentale grave (soprattutto adolescenti), i Dipartimenti di Salute mentale sono allo stremo e non riescono più a garantire i Lea.
"La presa in carico di un paziente grave necessita di continuità, prossimità e di un'équipe multidisciplinare che nessun privato può o vuole offrire. Ma le risorse di personale sono ben lontane dagli standard di AGENAS recentemente pubblicati e il finanziamento dei DSM è molto al di sotto della quota del 5% del FSN indicata dai Presidenti delle Regioni nel 2001", sottolinea Giuseppe Ducci, direttore DSM ASL Roma 1.
Urgente cambiare il codice penale, per la drastica riduzione della non imputabilità e per riportare i servizi per la salute mentale ai compiti di prevenzione, cura e riabilitazione, lasciando alla giustizia i compiti di custodia.
"Occorre una forte integrazione con l'area di dipendenze e la continuità con la neuropsichiatria infantile" aggiunge Michele Sanza, direttore del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze patologiche di Forlì-Cesena a nome del board di 100 dipartimenti di Salute mentale italiani.