(ANSA) - NAPOLI, 19 MAG - "Ora finalmente sono tornato a
vivere». Queste le parole di Mario, paziente di 26 anni
sottoposto a un intervento di chirurgia bariatrica eseguito
presso l'Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli. Il giovane,
affetto da una grave obesità, era costretto a vivere con il
supporto di una bombola dell'ossigeno notte e giorno a causa
delle complicanze polmonari provocate proprio dal suo peso.
Aveva raggiunto un peso corporeo di 180 Kg con un indice di
massa corporea (BMI) di 57 ed era affetto da una gravissima
insufficienza respiratoria provocata da una severa ipertensione
polmonare e con sindrome ostruttiva respiratoria notturna.
A meno di un mese dall'intervento, Mario ha perso quasi 50 chili
e ha finalmente abbandonato l'ossigeno durante il giorno e
ridotto il supporto ventilatorio notturno. Lentamente sta
ricominciando a compiere piccoli grandi passi verso una tanto
ambita normalità.
Un percorso, quello del 26enne, che andava avanti da anni.
Con spola tra i diversi reparti di cardiologia, pneumologia,
terapia intensiva, Pronto soccorso per ripetuti episodi di
scompenso cardiaco aggravati da embolia polmonare.
È stato proprio durante l'ultimo ricovero, avvenuto lo scorso
mese di dicembre, che i cardiologi e gli pneumologi del Monaldi,
che lo hanno in cura, hanno richiesto per il giovane la
consulenza del team aziendale per la gestione del paziente obeso
composto da chirurgo, anestesista, rianimatore, nutrizionista,
psicologo, psichiatra, endoscopista e fisioterapista. L'obesità,
infatti, è una patologia complessa e multifattoriale spesso
collegata a malattie metaboliche, endocrine, cardiovascolari e
respiratorie e ha importanti ripercussioni psicologiche e
sociali e, pertanto, va affrontata in maniera sinergica.
Il team multidisciplinare ha preso in carico il giovane che,
grazie a un programma di pre-riabilitazione preoperatoria, dopo
circa 60 giorni di dieta alimentare, cicli di riabilitazione
motoria e respiratoria, ha ottenuto un primo calo ponderale di
circa 30 Kg ed una riduzione dell'indice di massa corporea di
circa 10 punti con un netto miglioramento non solo dei valori di
funzionalità respiratoria e cardiaca, ma anche dal punto di
vista psicologico.
Successivamente, il paziente è stato sottoposto ad intervento
chirurgico bariatrico, eseguito dal dottor Pasquale Mugione,
presso l'Uoc di Chirurgia generale dell'Ospedale Monaldi,
diretta dal dottor Diego Cuccurullo e con il supporto
anestesiologico del dottor Giuseppe Rossi, della Uoc di
Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Antonio Corcione e,
oggi, a distanza di circa un mese, seguito anche dai dottori
Michele D'Alto, del dipartimento Medico e Cardiologico diretto
dal professore Paolo Golino, che lo ha in cura per
l'ipertensione polmonare, e lo pneumologo Luigi Aronne, ha quasi
del tutto abbandonato la bombola di ossigeno con la quale era
costretto a vivere.
"L'obesità è una malattia che impatta drammaticamente sulla
qualità di vita delle persone. Nei casi più severi non è
sufficiente una dieta. Occorre un approccio multidisciplinare
che prenda in carico il paziente in maniera complessiva.
L'Azienda Ospedaliera dei Colli ha un protocollo consolidato,
uno dei primi ad essere stato approvato anche dalla Regione
Campania, che assicura una assistenza globale e una
riabilitazione che, in tempi brevi, consente ai pazienti di
riappropriarsi della loro vita", è il commento di Anna
Iervolino, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera dei
Colli. (ANSA).