(ANSA) - BOSCOTRECASE, 19 MAG - Intervento di chiusura
percutanea dell'auricola sinistra su un paziente ottantenne: è
quello eseguito all'ospedale di Boscotrecase (Napoli)
dall'equipe di emodinamica coordinata dal dottor Tullio Niglio.
A comunicarlo è l'Asl Napoli 3 Sud, da cui dipende il nosocomio
boschese, che fa sapere come l'anziano sia di Torre del Greco.
''Questa procedura - spiega il direttore generale dell'azienda
sanitaria Giuseppe Russo - inaugura un nuovo ambito di attività
delle unità operative di emodinamica e di cardiologia che, già
riconosciute per l'alta qualità nel campo dell'interventistica
coronarica, intendono offrire alla popolazione una risposta alla
domanda di cura nel settore delle cardiopatie strutturali''.
''L'intervento ha implicazioni cliniche molto rilevanti nel
nostro territorio - afferma il dottor Attilio Varricchio,
direttore della cardiologia dell'ospedale di Boscotrecase - In
alcune malattie aritmiche del cuore, per esempio fibrillazione
atriale, si formano trombi (coaguli di sangue) all'interno
dell'auricola sinistra, una piccola appendice dell'atrio
sinistro del cuore. Coaguli che una volta formati, migrano in
vari organi (embolizzazione), più spesso nel circolo cerebrale,
determinando l'ictus ischemico (ischemia cerebrale acuta)''.
La prevenzione dell'ictus in questi pazienti si fonda sull'uso
di farmaci anticoagulanti orali da assumere a vita. Tuttavia una
quota importante non può assumerli per controindicazioni.
L'intervento di chiusura percutanea dell'auricola sinistra
consente quindi di eliminare la necessità di anticoagulanti ed è
l'unica alternativa possibile per proteggere dall'ictus
quell'ampia quota di pazienti per i quali la terapia
anticoagulante non può essere iniziata, viene interrotta, o si
rivela inefficace. ''L'intervento - spiegano ancora dall'Asl
Napoli 3 Sud - condotto in anestesia generale, grazie al
contributo del dottor Angelo Naclerio di anestesia e
rianimazione, è stato portato a termine con successo dal dottor
Tullio Niglio, dalla dottoressa Tania Silvestri e del dottor
Michele Marcì, con il contributo del personale di sala Attilio
Monaco e Antonio Federico''.
(ANSA).