È dedicato alla figura di Niccolò Machiavelli e al suo ruolo nel contesto del Risorgimento un convegno che si terrà a Perugia dal 26 al 28 febbraio, presso la Galleria Nazionale dell'Umbria e la sede della Fondazione di Palazzo Graziani. Riunirà studiosi di fama internazionale (una sessantina nell'arco di tre giornate) per analizzare la "complessa e stratificata ricezione del pensiero machiavellico nel corso del XIX secolo".
Il convegno - spiegano gli organizzatori - si concentrerà sulla riscoperta di Machiavelli nell'Ottocento, evidenziando come la sua opera sia stata oggetto di interpretazioni e dibattiti spesso contrastanti. Le sessioni esploreranno diverse aree tematiche, fra cui Machiavelli nell'illuminismo e nel periodo napoleonico; Machiavelli e le biografie politiche; immagini, biografie politiche e letteratura; culture politiche; riletture classiche; Machiavelli e il Novecento.
L'opera di Machiavelli, che trascende i confini nazionali, continua infatti ad essere oggetto di studio e dibattito a livello internazionale, "dimostrando la sua attualità e la sua influenza duratura sul pensiero politico e sulla storia".
L'incontro perugino vuole rappresentare una "messa a punto critica pressoché definitiva su un periodo storico che ha fatto registrare la grande riscoperta internazionale di Machiavelli dopo almeno due secoli di relativo oblio".
"Il convegno - spiega Alessandro Campi, direttore dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, che ha promosso e organizzato l'iniziativa in collaborazione col Ministero della Cultura - offrirà un'occasione unica per approfondire la conoscenza di Machiavelli e del suo ruolo nella storia del pensiero politico italiano, in un periodo di grandi trasformazioni culminati nel processo di unificazione nazionale, del quale Machiavelli è stato spesso considerato un anticipatore".
La partecipazione di illustri studiosi provenienti da diverse università italiane e internazionali, è ritenuta la "migliore garanzia di un elevato livello di confronto scientifico, tanto più necessario in vista del 2027, quando cadrà il cinquecentenario della morte dell'autore del Principe".
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