"Se c'è un codice etico in cui si
stabilisce che tutti i collaboratori della Fondazione Triennale
devono distinguersi per trasparenza e chiarezza, mi sembra
opportuno che Boeri venga sospeso". Lo afferma Lorenzo Degli
Esposti, uno degli architetti che hanno firmato una lettera di
istanza di autotutela per chiedere la sospensione di Stefano
Boeri dalla presidenza della Triennale di Milano.
Sono 110 gli architetti, urbanisti e artisti che hanno
sottoscritto la richiesta. La lettera fa seguito alla misura
cautelare disposta nei confronti di Boeri nell'ambito
dell'inchiesta sulla presunta turbativa d'asta per il progetto
della nuova Beic, la Biblioteca europea di informazione e
cultura di Milano che dovrebbe sorgere entro il 2026 nell'area
di Porta Vittoria. L'indagine parla di "collusioni" tra i
partecipanti alla gara, indetta per scegliere il miglior
progetto, e i commissari, tra cui appunto l'archistar per il
quale nei giorni scorsi il Gip ha respinto la richiesta di
arresti domiciliari avanzata dalla Procura disponendo nei sui
confronti il divieto per un anno di far parte delle commissioni
giudicatrici nei concorsi pubblici.
La difesa di Boeri ha sempre respinto ogni accusa, ma per i
sottoscrittori della lettera, inviata, tra gli enti, al Comune
di Milano, alla Regione Lombardia e al Ministero della Cultura,
"gli elementi per chiedere la sospensione ci sono". "Al momento
non vedo motivi oggettivi per una rimozione di Boeri dalla
presidenza", ha detto nei giorni scorsi, interpellato sul tema,
il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA