(ANSA) - MILANO, 17 MAR - Quando la Valtellina scende al
piano, possono succedere grandi cose. Ad esempio, una
coniugazione-super tra i Nebbioli (che lassù chiamano
Chiavennasca) Caven Camuna e la cucina solida di Mauro Elli,
stella Michelin al Cantuccio di Albavilla. Ad officiare il tutto
è Simone Nera, figlio d'arte (il padre Pietro è stata una
colonna indimenticata dell'enologia valtellinese, fedele al
binomio viticultori-vinicultori che si tramanda da quattro
generazioni).
Un'occasione per fare il punto sulle annate degli ultimi
anni, e rimarcare il valore di una Valtellina enoica che non
tradisce mai: due i vini di punta, il Valtellina Superiore Docg
Sassella La Priora e, immediatamente a seguire, lo Sforzato di
Valtellina Docg Messere: entrambi carichi di personalità, rigore
armonico, con un tannino potente ma piacevole. Vincono anche in
abbinamento ai piatti della cucina del Cantuccio di Albavilla, i
ravioli al bottaggio (leggasi cassoeula d'oca, con una
prevalenza di carne e un soffio garbato di verza) e una
magistrale interpretazione della lombata d'agnello con carciofi
cacio e ova.
Altro vino da segnalare è il Cerasum rosè: una referenza che
sembra fatta su misura per una cucina di pesce di lago,
ricordando che il Lario è a un tiro di voce e contribuisce, con
il suo respiro mosso dai venti quotidiani, a creare quel
microclima unico per la maturazione delle uve. Lo stesso hanno
fatto, negli anni, anche i produttori del nord Piemonte,
pensando alla cucina di pesce d'acqua dolce dei vicini laghi
d'Orta e Maggiore. (ANSA).