(ANSA) - MILANO, 25 MAG - La nuova tendenza? A cena in macelleria, scegliendo il taglio di carne al banco, che viene addirittura tagliata "a seghetto" prima di essere passata alla griglia. Frollature importanti e scelte diverse, che premiano innanzitutto le referenze italiane, Chianina e Fassona in primis, ma anche la Manza Reggiana è assai gettonata. Una formula, quella della risto-macelleria, che ha portato Il Mannarino a crescere e espandersi a Milano e in Lombardia (ultima apertura, qui, quella in Darsena sul Naviglio Grande), varcando anche i confini della regione con le aperture di Novara e Torino: altre sono previste entro l'anno a Como, Pavia, Ferrara e la seconda bottega di Torino.
Il menu ha una matrice "a tutta carne", sia con elementi lombardi e milanesi (i mondeghili, per esempio), sia con echi di congiunzione più lontani, come la focaccia con squacquerone e salsiccia di Bra a crudo o gli arrosticini. L'anima portante però è quella pugliese, con una sterminata selezione di bombette al banco, declinate in più versioni (anche di fusione, come quella che abbraccia il Gorgonzola lombardopiemontese): complessivamente, lo scorso anno ne sono stati prodotti a mano 80.000 chili.
Gli obiettivi di fatturato sono importanti: il progetto, nato nel 2019 dall'idea di Gianmarco Venuto e Filippo Sironi si prepara a inaugurare entro la fine del 2023 otto nuove botteghe di quartiere, puntando a un fatturato di 22,5 milioni (+65% rispetto al 2022). (ANSA).